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Briciole di pane

Cuneo, crollo dello svincolo per Marene: Anas istituisce Commissione d'inchiesta

Per accertare cause e responsabilità è stata attivata una Commissione interna guidata dal Generale dei Carabinieri Roberto Massi, direttore della Tutela Aziendale di Anas

Roma, 20 aprile 2017 -  Il crollo di una campata di svincolo per Marene, nei pressi di Fossano, in provincia di Cuneo, sulla strada statale 231 “di Santa Vittoria”, è stato improvviso e repentino. Il cedimento non è stato infatti preceduto da alcun segno di criticità e i monitoraggi programmati di Anas non avevano evidenziato problematiche strutturali. A renderlo noto è l’Anas in un comunicato stampa, che ha sottolineato come l’opera, risalente agli anni ’90, non rientrava nemmeno nel programma di manutenzione straordinaria

Subito dopo l’evento, l’azienda che gestisce le strade ha istituito una Commissione d’inchiesta interna per accertare cause e responsabilità. A presiederla è il generale dei carabinieri Roberto Massi, direttore della Tutela Aziendale di Anas, ed è composta inoltre da due ingegneri strutturisti ed esperti di tecniche costruttive. Dai primi sopralluoghi l’ingegnere Massimo Simonini, responsabile Ponti e Gallerie di Anas e membro della Commissione, ha dichiarato ai giornalisti che si è trattato di un crollo anomalo e improvviso e che “L’infrastruttura non presentava criticità”. Si trattava infatti di “un’opera relativamente nuova, di 27 anni, e ad un primo esame sembra anche che fosse in buone condizioni”. L’ingegnere ha ribadito che era “una infrastruttura giovane anche a guardarla”, precisando che quella del vizio di costruzione è un’ipotesi “concreta” ma che non vi sono ancora “elementi che possano permettere di definire le cause”. Bisogna quindi capire bene, ha aggiunto Simonini, cosa non abbia funzionato: “i materiali, i cavi di precompressione, la posa”.

Per sicurezza l’Anas ha comunicato che verrà predisposto il monitoraggio di tutto il sopraelevato, con verifiche anche invasive come i sondaggi e l’impiego di radar. Verrà fatto tutto il possibile, in sintesi, perché eventi simili non riaccadano in futuro. Fortunatamente, infatti, questa volta nessuno è rimasto coinvolto nel crollo e i due carabinieri, impegnati in un posto di blocco nei pressi dello svincolo, sono rimasti illesi.  “Quello che dovremo fare, una volta che la procura avrà terminato le sue valutazioni e le sue perizie e appena potremo operare sull'area, è l'analisi dei resti della campata. Un'analisi dei materiali, una valutazione di tutti gli elementi tecnici in relazione al progetto e alle modalità costruttive. Solo dopo questi test – ha sottolineato Simonini - saremo in grado di dire cos'abbia provocato il crollo”. Sui tempi per il ripristino della viabilità, invece, non è possibile dare tempi certi. Dovrà infatti prima terminare il lavoro della magistratura e, successivamente, si procederà alla rimozione del manufatto. Solo dopo tutti questi passaggi sarà poi possibile progettare e mettere a gara il nuovo impalcato.

Antonino Marsala