Tunnel del Frejus, apertura prevista in tre anni
Stanno proseguendo i lavori sul lato italiano dell'opera. Investimento previsto di circa 279 milioni

Roma, 4 settembre 2013 - Il secondo tunnel autostradale del Frejus dovrebbe essere messo in esercizio tra il 2016 e il 2017. Questa, almeno, è la previsione ad oggi dopo uno stop ai lavori sul versante italiano dell’opera provocato da un ricorso sulla gara d’appalto. Nello scorso aprile, quindi, il cantiere è effettivamente partito anche dall’Italia. In Francia, invece, l’avvio degli scavi è avvenuto nel 2009 e la loro conclusione nel febbraio scorso. Le due società coinvolte sono la Sitaf per l’Italia e la Sftrf per la Francia (la società che gestisce l’autostrada della Maurienne).
Attualmente quindi procedono regolarmente i lavori della fresa nel cantiere nazionale che una volta conclusi daranno vita ad un’opera lunga 12,9 chilometri, dotata di una carreggiata di 8 metri, aperta solo al traffico dall’Italia alla Francia (la carreggiata della attuale galleria è larga 11,25 metri e prevede i due sensi di marcia), che correrà parallela all’attuale galleria con una pendenza media dello 0,54% circa. Sono previsti 9 bypass carrabili di sicurezza e 34 rifugi. L’ammontare dell’investimento complessivo è pari a 497 milioni di euro (erano circa 400 quelli preventivati dal primo progetto), di cui 248 dedicati al lato italiano della galleria.
La seconda galleria, è stato precisato, non è esattamente un raddoppio ma una “separazione dei flussi di traffico”. Un’operazione che non porterà quindi un aumento della quantità dei veicoli previsti che attualmente si attesta attorno ad una media giornaliera di circa 1.900 transiti. In questo modo, saranno elevati i livelli di sicurezza dell’infrastruttura.