Orientamenti UE 2011-2020 per la sicurezza stradale
La Commissione Europea ha pubblicato le linee guida per la sicurezza stradale valide per il periodo 2011-2020
Al fine di consolidare il successo delle iniziative precedenti, Commissione Europea ha reso note le linee guida per la sicurezza stradale valide per il periodo 2011-2020. Il nuovo intervento è rivolto a proseguire il programma europeo 2001-2010 per la sicurezza stradale che, in dieci anni, ha contribuito a salvare oltre 78 000 vite umane. L’obiettivo dei nuovi orientamenti per la sicurezza stradale è dimezzare ulteriormente il numero dei decessi entro il 2020, puntando a rafforzare la sicurezza a livello di utenti, vetture e infrastrutture attraverso una combinazione di misure: cooperazione, condivisione delle migliori pratiche, ricerca e studi, campagne di sensibilizzazione e, ove opportuno, misure normative.
In particolare si tratta di:
• insegnare agli utenti a guidare con maggiore cautela, mediante una strategia europea di educazione e formazione in materia di sicurezza stradale;
• attuare una normativa europea, per far sì che tutti i cittadini dell’UE siano sanzionati allo stesso modo in caso di violazione delle norme stradali;
• incoraggiare i paesi dell’UE ad applicare anche alle strade rurali le norme che sono già in vigore sulla rete viaria principale e nei tunnel;
• promuovere il riconoscimento delle revisioni in tutti i paesi europei (il certificato di revisione rilasciato in Italia sarebbe automaticamente valido negli altri paesi dell’UE);
• accrescere la sicurezza delle categorie di conducenti più vulnerabili (in particolare i motociclisti), migliorando la comunicazione tra le autorità e gli utenti stradali e introducendo revisioni periodiche per le motociclette, i motorini, ecc.;
• perfezionare gli strumenti per la registrazione e analisi degli incidenti al fine di controllare meglio i progressi compiuti a livello di sicurezza stradale e fornire dati precisi per lo sviluppo di nuove misure preventive.
Peraltro, poiché il problema della sicurezza stradale interessa tutti i paesi dell’Unione la Commissione mira ad aiutare i governi a collaborare e a scambiare dati.
Nella comunicazione "Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva", la Commissione ha posto l'accento sul valore della coesione sociale, di un'economia più verde, dell'istruzione e dell'innovazione, sottolineandone l'importanza per l'Europa. Questi obiettivi devono essere integrati nei vari elementi della politica europea dei trasporti, che deve essere diretta a garantire una mobilità sostenibile per tutti i cittadini, "decarbonizzare" i trasporti e sfruttare tutte le potenzialità offerte dai progressi tecnologici. La sicurezza stradale avrà grande risalto nell'imminente Libro bianco sulla politica dei trasporti per il periodo 2010-2020, giacché per migliorare l'efficienza complessiva del sistema dei trasporti e rispondere alle necessità e alle aspettative dei cittadini e delle aziende è essenziale ridurre il numero di morti e feriti tra gli utenti della strada.
In base a quanto stabilito nel documento, diffuso in tutte le lingue degli Stati membri e scaricabile sul sito http://ec.europa.eu/transport/road_safety/index_it.htm “Gli orientamenti proposti tengono pienamente conto dei risultati ottenuti durante il terzo Programma di azione europeo per la sicurezza stradale 2001-2010, a dimostrazione del fatto che nonostante gli importanti progressi effettuati in materia di sicurezza stradale, occorre portare avanti e intensificare ulteriormente l'impegno in questo ambito.
Gli orientamenti europei per la sicurezza stradale nell'orizzonte temporale fino al 2020 intendono definire un quadro di governance generale e obiettivi ambiziosi che servano a orientare le strategie nazionali o locali. Nel rispetto del principio di sussidiarietà, le azioni descritte devono essere attuate al livello e nei modi più opportuni.
Nel quadro di tali orientamenti, la Commissione si propone:
- la creazione di un quadro strutturato e coerente di cooperazione basato sulle migliori pratiche diffuse tra gli Stati membri, condizione necessaria per un'attuazione efficace degli orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale;
– l’elaborazione di una strategia per i feriti e gli interventi di primo soccorso, per dare una risposta alla necessità sempre più pressante di ridurre il numero di feriti sulle strade;
– il miglioramento della sicurezza degli utenti vulnerabili della strada e in particolare dei motociclisti, che alla luce delle statistiche sull'incidentalità destano particolare preoccupazione”.
Per ulteriori dettagli vedi il sito della CE sulla sicurezza stradale: