Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Orientamenti UE 2011-2020 per la sicurezza stradale

La Commissione Europea ha pubblicato le linee guida per la sicurezza stradale valide per il periodo 2011-2020

Roma, 2 maggio 2012 - Nonostante il successo dei precedenti programmi dell’UE sulla sicurezza stradale, solo nel 2009, gli incidenti stradali hanno causato 35.000 morti e hanno generato oltre 1,7 milioni di feriti, con un costo sociale, stimabile per lo stesso anno, di circa 130 miliardi di euro.

Al fine di consolidare il successo delle iniziative precedenti, Commissione Europea ha reso note le linee guida per la sicurezza stradale valide per il periodo 2011-2020. Il nuovo intervento è rivolto a proseguire il programma europeo 2001-2010 per la sicurezza stradale che, in dieci anni, ha contribuito a salvare oltre 78 000 vite umane. L’obiettivo dei nuovi orientamenti per la sicurezza stradale è dimezzare ulteriormente il numero dei decessi entro il 2020, puntando a rafforzare la sicurezza a livello di utenti, vetture e infrastrutture attraverso una combinazione di misure: cooperazione, condivisione delle migliori pratiche, ricerca e studi, campagne di sensibilizzazione e, ove opportuno, misure normative.

In particolare si tratta di:

• insegnare agli utenti a guidare con maggiore cautela, mediante una strategia europea di educazione e formazione in materia di sicurezza stradale;

• attuare una normativa europea, per far sì che tutti i cittadini dell’UE siano sanzionati allo stesso modo in caso di violazione delle norme stradali;

• incoraggiare i paesi dell’UE ad applicare anche alle strade rurali le norme che sono già in vigore sulla rete viaria principale e nei tunnel;

• promuovere il riconoscimento delle revisioni in tutti i paesi europei (il certificato di revisione rilasciato in Italia sarebbe automaticamente valido negli altri paesi dell’UE);

• accrescere la sicurezza delle categorie di conducenti più vulnerabili (in particolare i motociclisti), migliorando la comunicazione tra le autorità e gli utenti stradali e introducendo revisioni periodiche per le motociclette, i motorini, ecc.;

• perfezionare gli strumenti per la registrazione e analisi degli incidenti al fine di controllare meglio i progressi compiuti a livello di sicurezza stradale e fornire dati precisi per lo sviluppo di nuove misure preventive.

Peraltro, poiché il problema della sicurezza stradale interessa tutti i paesi dell’Unione la Commissione mira ad aiutare i governi a collaborare e a scambiare dati.

Nella comunicazione "Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva", la Commissione ha posto l'accento sul valore della coesione sociale, di un'economia più verde, dell'istruzione e dell'innovazione, sottolineandone l'importanza per l'Europa. Questi obiettivi devono essere integrati nei vari elementi della politica europea dei trasporti, che deve essere diretta a garantire una mobilità sostenibile per tutti i cittadini, "decarbonizzare" i trasporti e sfruttare tutte le potenzialità offerte dai progressi tecnologici. La sicurezza stradale avrà grande risalto nell'imminente Libro bianco sulla politica dei trasporti per il periodo 2010-2020, giacché per migliorare l'efficienza complessiva del sistema dei trasporti e rispondere alle necessità e alle aspettative dei cittadini e delle aziende è essenziale ridurre il numero di morti e feriti tra gli utenti della strada.

In base a quanto stabilito nel documento, diffuso in tutte le lingue degli Stati membri e scaricabile sul sito http://ec.europa.eu/transport/road_safety/index_it.htm “Gli orientamenti proposti tengono pienamente conto dei risultati ottenuti durante il terzo Programma di azione europeo per la sicurezza stradale 2001-2010, a dimostrazione del fatto che nonostante gli importanti progressi effettuati in materia di sicurezza stradale, occorre portare avanti e intensificare ulteriormente l'impegno in questo ambito.

Gli orientamenti europei per la sicurezza stradale nell'orizzonte temporale fino al 2020 intendono definire un quadro di governance generale e obiettivi ambiziosi che servano a orientare le strategie nazionali o locali. Nel rispetto del principio di sussidiarietà, le azioni descritte devono essere attuate al livello e nei modi più opportuni.

Nel quadro di tali orientamenti, la Commissione si propone:

- la creazione di un quadro strutturato e coerente di cooperazione basato sulle migliori pratiche diffuse tra gli Stati membri, condizione necessaria per un'attuazione efficace degli orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale;

– l’elaborazione di una strategia per i feriti e gli interventi di primo soccorso, per dare una risposta alla necessità sempre più pressante di ridurre il numero di feriti sulle strade;

– il miglioramento della sicurezza degli utenti vulnerabili della strada e in particolare dei motociclisti, che alla luce delle statistiche sull'incidentalità destano particolare preoccupazione”.

Marco Michelli

  Per ulteriori dettagli vedi il sito della CE sulla sicurezza stradale: