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Briciole di pane

Infrastrutture: Ciaccia lavora a un provvedimento per la defiscalizzazione

Aeroporti: piano nazionale entro l'anno. Si alla riduzione, ma i numeri non sono quelli riportati dalla stampa

Roma, 22 agosto 2012 – Parlando con i giornalisti a margine di un convegno organizzato nell'ambito del Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciaccia, ha rivelato alcuni temi che affronterà nel corso del suo intervento. "Sto lavorando a un provvedimento per la defiscalizzazione delle nuove infrastrutture per le quali sia accertato, dal punto di vista tecnico, che non sono sostenibili per un piano economico e finanziario con l'attuale gravame di Iva" ha affermato.

In altre parole, l’obiettivo della misura sulla quale sta lavorando il viceministro è di aiutare tutti quei progetti infrastrutturali che, a causa dell'attuale regime fiscale, al momento non sono bancabili. "Penso a una sterilizzazione totale dell'Iva con un impatto di 5-6 punti di Pil e la creazione di centinaia di posti di lavoro" ha affermato in proposito Ciaccia, precisando che "su questo, credo che dobbiamo intervenire e questo proporrò ai colleghi di governo". Secondo Ciaccia, la proposta dovrebbe prendere forma in un disegno di legge.

Il viceministro ha poi parlato del piano nazionale per gli aeroporti, definendolo “un appuntamento molto atteso, che dovrà trovare conclusione entro la fine dell'anno”. Ciaccia ha anche confermato che l’indirizzo è quello di una riduzione del numero di aeroporti, notando la necessità di “recuperare risorse ed evitare gli sprechi” e che il principio guida sarà quello di “distinguere aeroporti nazionali e di servizio in una visione europea”,  ma ha smentito le indiscrezioni pubblicate oggi sulla stampa: “i numeri sono diversi”, ha affermato.

Infine, Ciaccia ha dichiarato che il ministero delle Infrastrutture spera in un accordo con Aeroporti di Roma per il nuovo contratto di programma, ma esclude ogni "ristoro" per i mancati adeguamenti tariffari. "Stiamo ragionando con Aeroporti di Roma come con la Save (aeroporto di Venezia) – ha affermato – e riteniamo che si possa ragionevolmente trovare una visione di incontro, ma restiamo fermi sul  punto che non possiamo immaginare che formino oggetto di accordo quelle che sono recuperi di perdite che appartengono al passato". Su questo argomento, infine, Ciaccia ha precisato che "abbiamo fatto nostra una direttiva europea che ci dice che le tariffe possono essere modificate purché ci sia una stretta relazione con gli investimenti".