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Briciole di pane

Sgravi fiscali per investire nella mobilità elettrica del trasporto pubblico

Il presidente di FerrovieNord e Asstra, Andrea Gibelli, propone di estendere gli incentivi del trasporto pubblico locale alle imprese industriali energivore per favorirne gli investimenti

Estendere gli incentivi del trasporto pubblico locale alle imprese industriali energivore per favorirne gli investimenti. È quanto chiede al governo Andrea Gibelli, presidente di FerrovieNord e di Asstra, l’associazione del settore del trasporto pubblico locale. Per Gibelli, come dichiarato in un’intervista rilasciata ad Affari &Finanza del 2 settembre scorso, la mobilità elettrica e il trasporto, sia pubblico che privato, saranno fondamentali per la trasformazione delle aree metropolitane e tra i settori industriali più importanti per la crescita del paese.

Una direttiva europea, che risale a più di dieci anni fa, ha stabilito che i settori del manifatturiero e della mobilità potessero usufruire di agevolazioni. L’Italia ha scelto di concederle sotto forma di sgravi fiscali alle imprese cosiddette energivore. “Ora chiederemo al governo – ha dichiarato Andrea Gibelli - che gli incentivi vengano estesi anche al trasporto pubblico. Questo per favorire il passaggio alla trazione elettrica e migliorare la qualità della vita. Del resto, non facciamo che seguire un’evoluzione già in atto nelle grandi città dove la tendenza è favorire la mobilità sostenibile. Come si vede con l’esplosione di auto, scooter, monopattini e bici elettriche. Ora l’ultimo passo, il più complicato e costoso: coinvolgere anche i mezzi pubblici”. A breve la richiesta ufficiale al governo “anche a valle di una sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito che quando un costo per le imprese è da ritenere incomprimibile si può chiedere l’estensione del beneficio fiscale. Il trasporto pubblico rientra in quella categoria” ha sottolineato il presidente di FerrovieNord e Asstra.

I benefici fiscali dello sgravio sarebbero inseriti in bolletta come già avviene per l’industria energivora. L’obiettivo è quello di destinare una quota significativa, garantita e in crescita da investire. Una cifra “necessaria alle imprese per essere più competitive perché in questo modo avrebbero finanziamenti certi in aggiunta al Fondo nazionale trasporti. La combinazione di questi due elementi consentirebbe di pianificare i progetti a medio e lungo termine e attrarre investimenti dall’estero”. Un risparmio sulle bollette a 70-80 milioni all’anno “fondamentale non solo per rilanciare gli investimenti, ma anche per […] rinnovare il parco mezzi in direzione della sostenibilità prima, con la riduzione delle emissioni, e una maggiore efficienza dell’elettrico poi”. Nel settore “c’è un grande interesse internazionale, perché il mercato italiano è particolarmente appetibile” ha ricordato anche il numero uno dell’associazione del trasporto pubblico locale.

Fonte: Affari & Finanza – La Repubblica

 

E.F.