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Briciole di pane

A22, le Province temporeggiano

L'assemblea per il fondo ferrovia prima delle elezioni

Trento, 11 settembre 2013 - L'assemblea degli azionisti di Autobrennero per decidere il conferimento del fondo ferrovia si sposta in là nel tempo. Ieri i governatori di Trento e Bolzano si sono incontrati in giunta regionale per discutere la questione e hanno indicato come limite temporale le elezioni provinciali di fine ottobre. Nel frattempo si negozia per portare a casa una proroga di 10 anni. Arriva anche il sostegno del presidente della Provincia di Mantova, Alessandro Pastacci, che auspica un'apertura del governo sulla proroga.

La lettera con cui il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi chiedeva agli azionisti di votare per il conferimento entro il 15 settembre sembrava avere accelerato il percorso, con una possibile assemblea da convocarsi ieri. In realtà il presidente della Provincia di Trento Pacher ha chiarito che il termine di Roma del 15 settembre «non era ultimativo», per cui si chiederà al ministero «di dare ad A22 quello poche settimane necessarie per deliberare con la certezza di rispettare le leggi, ultimando i confronti su questa ipotesi alternativa emersa negli ultimi giorni».

L'ipotesi ricordata dal governatore trentino è quella di tradurre il conferimento dei 550 milioni accantonati (ad aprile 2014) a Tfb in una proroga di alcuni anni. All'inizio si parlava di 15, ieri la convergenza era su 10. In questo modo verrebbe in qualche modo fatto fruttare il conferimento del fondo ferrovia. Pacher infatti sottolinea «In giunta regionale abbiamo ribadito la volontà dei soci di conferire il fondo alla Bbt tramite Tfb, ma è anche vero che il diritto societario impone ai vertici di A22 di garantire redditività agli investimenti, cosa che il conferimento in Tfb non può garantire».

Per trovare una soluzione che non finisca per depauperare Autobrennero spa (che se «perde» i 550 milioni rischia di dover domare la rivolta degli azionisti privati, magari addirittura comprando le loro quote, trovandosi quindi in difficoltà in sede di gara) sono in corso fitti contatti fra Ferrovie, Ministero e società. Lo conferma il presidente Paolo Duiella, che comunque ricorda che, nel caso il ministero apra uno spiraglio alla mini-proroga di 10 anni, sarà comunque necessario ottenere il via libera dall'Europa. Alla domanda se si sente ottimista, Duiella si limita a rispondere: «Si vive alla giornata».

Dumwalder dà man forte a Trento: «L'impegno a conferire il fondo ferrovia è stato ribadito in giunta regionale, dobbiamo solo chiarire il metodo del conferimento. Tenendo conto che non c'è il tempo di ultimare la gara entro aprile 2014 e che sarà necessaria una proroga tecnica, riteniamo che 10 anni di prolungamento della concessione siano adeguati alle esigenze di A22 e agli interessi dello stesso ministero».

L'assemblea degli azionisti verrebbe convocata entro il prossimo 27 ottobre. «Auspico che il governo prenda una posizione che vada incontro agli interessi del territorio - afferma Pastacci -. Il prolungamento della concessione servirebbe a proseguire nella realizzazione delle infrastrutture, indispensabile in questa difficile fase congiunturale. La capacità di incentivazione che la società avrebbe non mi pare presa troppo in considerazione dal governo, che tra l'altro da parte sua non riesce a dare un grande impulso all'economia».

Mantova dunque è con il Trentino Alto Adige. Verona dovrebbe essere sulla stessa linea, anche se chiede di «non tirare troppo la corda». Da Mauro Fabris, commissario governativo per il tunnel, arriva un no comment». E infine Pacher, per evitare che gli venga imputata la volontà di tergiversare nella speranza di un cambio politico nazionale, specifica «Non è vero che stiamo perdendo tempo in attesa di un nuovo governo».

Felice Espro - Enrico Orfano (Corriere del Trentino)