Via al riciclo di tutti gli pneumatici "fuori uso" entro il 2013
L'obiettivo di Ecopneus è arrivare al 25% entro il 2011
L’obiettivo è quello di raccoglierli tutti entro il 2013 (380.000 tonnellate) e di raggiungere entro l’anno le 100.000 tonnellate, pari al 25% dell’immesso al consumo. Gli obiettivi li ha fissati (e dichiarati), in occasione della quindicesima edizione della Fiera Ecomondo, Alessandro De Martino, presidente di Ecopneus, società senza scopo di lucro per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale degli Pneumatici Fuori Uso. Ad oggi, 38 organizzazioni hanno ricevuto l’autorizzazione dal ministero dell'Ambiente ad applicare il contributo ambientale per il riciclo dei Pfu, "ma i numeri confermano che Ecopneus gestisce la quota maggioritaria di materiale", sottolinea Giovanni Corbetta, direttore generale della Società.
E’ proprio sul sito della Società, costituita dai principali produttori e importatori di pneumatici, che si legge che per gli pneumatici fuori uso può essere avviato ad un duplice percorso di recupero: o sul materiale o sull’energia. Il PFU, grazie alle caratteristiche chimico-fisiche del materiale, infatti, si presta per l’utilizzo in numerose applicazioni, sotto forma di granulo di varie dimensioni. Inoltre è caratterizzato da un potere calorifico pari a quello del carbone e ciò lo rende una fonte energetica largamente usata in tutto il mondo per soddisfare la domanda di settori industriali come cementifici o centrali di produzione di energie/vapore. Ecopneus, a pieno regime, dovrà gestire gran parte delle oltre 380.000 tonnellate di pneumatici che arrivano a fine vita ogni anno in Italia.