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Briciole di pane

Alta velocità Bologna-Bari: prossima conferenza di servizi sulla Termoli-Lesina

Di Brino: togliere i binari dal centro di Termoli

Campobasso, 18 febbraio 2014 - E’ stata convocata per il 20 febbraio a Roma la conferenza di servizi per il raddoppio del tratto Termoli-Lesina, passo fondamentale per la modernizzazione della linea ferroviaria Bologna-Bari il cui percorso si sviluppa a doppio binario, eccezion fatta proprio per il tratto Termoli-Lesina il cui potenziamento tecnologico risulterà strategico per tutta l’area adriatica.
 

L’incontro servirà per fare il punto sulla situazione progettuale e in particola modo sulle scelte progettuali riguardanti l’intervento di raddoppio, al fine di salvaguardare il delicato ecosistema limitrofo.
 

La notizia della conferenza arriva proprio durante un incontro dei giorni scorsi indetto dall’Assessore regionale Pierpaolo Nagni che ha visto la partecipazione dei sindaci dei due fra i centri più coinvolti dal progetto, Francesco Camilleri, primo cittadino di Campomarino e Antonio Di Brino, sindaco di Termoli, che intervenendo alla discussione ha spiegato che "Deve essere delocalizzata la stazione e su questo siamo concordi sia io che il sindaco di Campomarino. Il problema – spiega Di Brino - e' togliere i binari dal centro di Termoli e trasferirli, come avvenuto a Lesina, verso l'A/14. Se accadrà questo allora siamo favorevoli, altrimenti valuteremo la formulazione di un parere negativo al progetto. La decisione sara' presa ad inizio settimana prossima insieme con l'amministrazione campomarinese".
 

La descrizione del progetto

L’intervento rientra nell’ultima tratta da completare della linea ferroviaria Pescara – Bari. Nel territorio pugliese l'intervento riguarda all'incirca 20 km dal confine regionale a Lesina, passando per Ripalta. I progetti di Rfi, infatti, sono divisi in 3 tratte: da Termoli a Campomarino (in territorio molisano); da Campomarino a Ripalta (tra le 2 regioni); ed infine, da Ripalta a Lesina (in territorio pugliese).

Attualmente l'esecuzione dell'intervento ha incontrato i vincoli opposti dal Ministero dei Beni Culturali in fase di Via che hanno condizionato il progetto inizialmente presentato da Rfi, che prevedeva, per una spesa di 380 milioni di euro, la realizzazione di un'opera in affiancamento al vecchio tracciato che fiancheggia le costa, motivo delle obiezioni sollevate in fase di Via. Nel mese di maggio è stato raggiunto un accordo fra le parti che prevede lo spostamento dell'opera, per soli 6 km, lontano dalla costa, verso l'autostrada, nel tratto tra Campomarino ed il Fortore; mentre i restanti km, quindi anche quelli in territorio pugliese, saranno realizzati lungo il vecchio tracciato come proposto da Rfi.

Di Brino chiede a Rfi una serie di compensazioni previste nell'accordo siglato a Termoli dall'allora Ministro alle Infrastrutture Antonio Di Pietro in caso di contrarietà al trasloco della strada ferrata verso l'autostrada. "Se questo sarà possibile è bene – ha concluso Di Brino - altrimenti chiederò le misure compensative firmate con l'allora Ministro Di Pietro che prevedevano una serie di passaggi da via Corsica a Rio-Vivo sopra la ferrovia, la sistemazione dell'area di via Duca degli Abruzzi, la cessione del parcheggio via Campania al Comune, comodato d'uso dei nuovi locali della stazione, la costruzione di un parcheggio sotto via Dante ed una serie di altre opere".
 

Daniele Garzia