Ambiente, Ddl suolo: limite a cemento, fondi a sicurezza - scheda
Obbiettivo "tutelare attività agricola, paesaggio e ambiente"
Roma, 16 novembre 2012 - Un limite alla superficie agricola consumabile, ripartita in 'quote' tra le diverse Regioni; uno stop "per almeno cinque anni dall'ultima erogazione" alla destinazione ad uso diverso da quello agricolo alle superfici agricole in favore delle quali sono stati erogati aiuti di Stato o aiuti comunitari; proventi dei titoli abilitativi edilizi (Permesso di costruire, Dia e Scia) destinati non più alle spese correnti dei Comuni, ma a interventi di qualificazione dell'ambiente e del paesaggio per la messa in sicurezza delle aree esposte a rischio idrogeologico; una 'corsia preferenziale' sui finanziamenti statali e regionali sull'edilizia per gli enti locali 'virtuosi'; un Comitato per il monitoraggio del consumo di superficie agricola.
Sono le principali novità contenute nel disegno di legge 'quadro' per la valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo, approvato oggi in via definitiva dal Consiglio dei ministri.
Secondo l'ultimo rapporto del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali sul tema, dagli anni `70, la superficie agricola utilizzata (SAU) italiana è diminuita del 28%, ovvero -5 milioni di ettari (da quasi 18 milioni di ettari a poco meno di 13), una superficie equivalente a Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna messe insieme. D'altra parte dagli anni `50 del secolo scorso ad oggi è stata cementificata una superficie pari alla Calabria (1,5 milioni di ettari, Ispra 2010) e tra il 2001 e il 2011 su scala nazionale la cementificazione è cresciuta in media dell`8,77%.
L'obiettivo del ddl, quindi, è "tutelare e valorizzare la funzione agricola attraverso la riduzione del consumo di suolo e l'utilizzo agroforestale dei suoli agricoli abbandonati, privilegiando gli interventi di riutilizzo e di recupero di aree urbanizzate". Un dispositivo che assume un significato ancora più importante alla luce dell'ultima ondata di maltempo che ha causato allagamenti, frane e smottamenti in tutta Italia mettendo in ginocchio Liguria, Toscana, Umbria e alto Lazio.
Il ddl "detta principi fondamentali dell'ordinamento per la valorizzazione e la tutela dei terreni agricoli, al fine di promuovere e tutelare l'attività agricola, il paesaggio e l'ambiente, nonché di contenere il consumo di suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile che esplica funzioni e produce servizi ecosistemici".
LIMITE AL CONSUMO DI SUPERFICIE AGRICOLA - Il ddl prevede una "estensione massima di superficie agricola consumabile, nell'obiettivo di una progressiva riduzione del consumo di superficie agricola", che sarà ripartita tra le diverse Regioni acquisito il parere della Conferenza Unificata.
DIVIETO DI MUTAMENTO DI DESTINAZIONE - Secondo il ddl le superfici agricole in favore delle quali sono stati erogati aiuti di Stato o aiuti comunitari non possono essere destinate ad uso diverso da quello agricolo per almeno cinque anni dall'ultima erogazione. Sono comunque consentiti, nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti, alcuni interventi strumentali all'esercizio delle attività, compreso l'agriturismo. Per i trasgressori sono previste multe da 5mila e 50mila euro.
A AMBIENTE E PAESAGGIO I PROVENTI DEI TITOLI ABILITATIVI EDILIZI - E' una delle principali novità: i proventi dei titoli abilitativi edilizi (Permesso di costruire, Dia e Scia) e delle multe sono destinati esclusivamente alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici, a interventi di qualificazione dell'ambiente e del paesaggio, anche ai fini della messa in sicurezza delle aree esposte a rischio idrogeologico. I Comuni non potranno quindi più utilizzare questi proventi per la spesa corrente.
INCENTIVI AGLI ENTI LOCALI 'VIRTUOSI' - Avranno priorità nella concessione di finanziamenti statali e regionali, eventualmente previsti in materia edilizia, Comuni e Province che "avviano azioni concrete per localizzare le previsioni insediative prioritariamente nelle aree urbane dismesse e che procedono al recupero dei nuclei abitati rurali mediante manutenzione, ristrutturazione, restauro, risanamento conservativo di edifici esistenti e della viabilità rurale e conservazione ambientale del territorio".
UN COMITATO PER IL MONITORAGGIO - Il ddl prevede infine "un Comitato con la funzione di monitorare il consumo di superficie agricola sul territorio nazionale e l'applicazione della presente legge" e che ogni anno redige un rapporto sul consumo di suolo in ambito nazionale. Ne faranno parte due rappresentanti del ministero delle Politiche agricole, un rappresentante del ministero dell'Ambiente, uno di quello per i Beni e le attività culturali, uno del ministero delle Infrastrutture, uno dell'Istituto nazionale di statistica e cinque rappresentanti designati dalla Conferenza Unificata di cui un rappresentante dell'Upi ed un rappresentante dell'Anci.