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Briciole di pane

Ambiente, Geologi: in 20 anni in 100mila coinvolti da frane

Danni per 30 miliardi di euro, colpite 5 Regioni

Roma, 29 settembre 2011 - ''Ben 11.000 frane e 5.400 alluvioni negli ultimi 80 anni in Italia. Solo negli ultimi 20 anni sonorimaste coinvolte da frane e da alluvioni oltre 100.000 persone e i danni stimati ormai superano i 30 miliardi di euro''. Sono i primi dati illustrati dal Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano , durante l'Audizione presso la XIII Commissione Territorio, Ambiente, Beni ambientali del Senato relativa al disegno di legge "Misure Urgenti in materia di gestione e prevenzione del rischio idrogeologico", primo firmatario il senatore  Alfonso Andria.
''Più dell'80% dei comuni presenta almeno un'area a rischio elevato o molto elevato di frana o di alluvione –precisa Graziano-  mentre l'estensione delle aree a più elevata criticità idrogeologica e' pari al 9.8% del territorio nazionale , il 6,8% delle quali coinvolge direttamente zone con beni esposti come centri urbani,infrastrutture,aree produttive, strettamente connesse con lo sviluppo economico del Paese''.
All'audizione in Senato insieme al presidente Graziano, ha partecipato anche Francesco Peduto , Presidente dell'Ordine dei Geologi della Campania e Francesco Russo , Vice Presidente dell'Ordine dei Geologi della Campania "Questo è il quadro devastante, rilevabile anche dai dati del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che viene fuori dopo decenni di mancanza di una efficace politica di difesa del suolo. Da anni il Consiglio Nazionale dei Geologi - ha proseguito Graziano -  e gli Ordini Regionali continuano ostinatamente a tenere alta l'attenzione sulle problematiche di difesa del suolo, nella consapevolezza, da tecnici del settore e da addetti ai lavori, che tra le tipologie di rischio che investono il nostro paese, quello del dissesto  idrogeologico rappresenta uno di quelli a maggior impatto socio-economico,secondo solo al rischio sismico". Graziano ha ricordato negli ultimi due anni sono state almeno 5 le Regioni colpite da sciagure come la Campania,la Sicilia,la Toscana,la Calabria,il Veneto.
''Sebbene studi di settore abbiano evidenziato che riparare i danni costa in media 10 volte in più che prevenirli - ha dichiarato Graziano nell'audizione in Senato - purtroppo la prevenzione e' ancora un'eccezione ed il modo in cui vengono affrontati i problemi di dissesto idrogeologico nel Paese e' sempre quello delle misure tampone ed emergenziali di protezione civile, ad evento accaduto. Queste le motivazioni che fanno della difesa del suolo e delle problematiche di dissesto idrogeologico, un tema centrale della politica ordinistica dei geologi, sia a livello centrale che periferico''.
Dunque i geologi esprimono ''apprezzamento e generale condivisione dei principi e delle motivazioni che stanno alla base della formulazione del Disegno di Legge n. 2644, che trovano puntuale applicazione in un articolato snello, ma preciso ed efficace, partendo dal presupposto che in Italia il dissesto idrogeologico e' un'emergenza nazionale e come tale va considerato, con l'obiettivo, di gestirlo con mezzi e procedure ordinarie, attraverso l'emanazione di norme e la creazione di nuove strutture  in grado di dare impulso alla prevenzione, anche attraverso il potenziamento delle azioni di protezione civile (i Presidi territoriali) 'in tempi di pace' ''.