Ance, progetto città porta a porta
Buzzetti: puntare sul rinnovamento urbano e sull'edilizia green
Roma, 18 maggio 2011 - Punta sul «Pacchetto città», l'Ance di Paolo Buzzetti per vedere di smuovere le acque di un mercato stagnante sia per l'edilizia residenziale, che nell'anno ha visto i costi rincarati del 4,7%, secondo i dati Istat diffusi ieri, che per le opere pubbliche, dove le risorse pubbliche hanno subito tagli consistenti. Gli investimenti in opere pubbliche dal 2000 al 2011 sono scesi da 31 milioni a 22 milioni, con un calo di 32,7 % per mancanza di risorse. Così il presidente nazionale dei costruttori edili, Paolo Buzzetti, ha deciso di prendere armi e bagagli e città per città incontrare gli associati, i professionisti, e gli amministratori locali per spiegare e illustrare il piano dell'Ance per il rinnovamento urbano, alla luce di quanto contenuto nel decreto sviluppo. Un «porta a porta» cominciato ieri, prima tappa Napoli, all'indomani degli stati generali di sabato scorso a Roma, convocati a un anno dal primo appuntamento. La situazione non è facile, neppure internamente all'associazione che ha registrato nelle settimane scorse l'intervento mediatore del presidente Buzzetti rispetto alle medie imprese (con fatturato da 20 a 150 milioni l'anno) con voglie scissioniste perché si sentivano poco rappresentate. Lo ha raccontato bene, Angelo Provera, dell'azienda Provera e Carrassi, azienda di costruzioni storica fondata negli anni 20 specializzata in lavori pubblici, che, tra le sue realizzazioni, conta anche l'aeroporto di Fiumicino e molti lotti dell'autostrada del Brennero. La questione, secondo quanto ha dichiarato Provera. è che queste medie imprese hanno subito una moria devastante per effetto del continuo calo delle gare d'appalto di lavori pubblici. I lavori che andavano tra 15 a 100 milioni di euro nel 2000 erano il 34,6% del mercato, e quelli oltre i 100 milioni costituivano il 7% del mercato. Ora, questo rapporto si è invertito, ha dichiarato Provera, e nel 2009 i lavori sopra i 100 milioni di euro sono stati il 34% mentre quelli tra i 15 e i 100 milioni sono stati il 9,6%. Tutto il resto, ha dichiarato Provera sono lavori sotto i 15 milioni con la conseguenza di vedere spazzare via il mercato tradizionale di riferimento per le medie imprese di costruzione. Ad aggravare la situazione sono i lavori in house dei concessionari autostradali che hanno ulteriormente ridotto le possibilità di appalti per le medie imprese. E proprio su questo Angelo Provera ha fatto presente la richiesta all'Ance di portare in sede europea la battaglia contro i lavori in house dei concessionari autostradali. Dunque, il presidente Buzzetti, dopo la consultazione generale di sabato con gli associati, i sindacati e i rappresentanti della filiera del mondo immobiliare, ha deciso di avviare il tour porta a porta nelle città e di puntare la prua della nave dei costruttori direttamente sul «pacchetto città». Pur con i chiaroscuri del decreto sviluppo, che ancora non ben rendono chiari le principali novità relative ai bonus volumetrici e alla possibilità di demolire e ricostruire fuori sagoma, l'Ance di Buzzetti crede che questa sia la strada maestra percorribile per dare una scossa salutare al mercato. «Vogliamo essere propositivi», ha dichiarato Buzzetti, «il piano per le città prevede sostituzione edilizia con bonus volumetrico e modifiche sula destinazione d'uso», ha proseguito il presidente dell'Ance, «noi abbiamo messo a punto una serie di progetti che puntano sull'edilizia verde, sull'utilizzo delle energie rinnovabili, sui green building, sul risparmio energetico, sulla manutenzione degli edifici e sulla loro riqualificazione in senso ecosostenibile e sulla sostituzione degli edifici vetusti». Ma il rinnovamento delle città prevede anche investimenti nelle opere pubbliche e nelle infrastrutture, nella direzione di ampliare la fascia di mercato per le medie imprese con le quali nell'Ance è stata riportata la pace.