Autotrasporto: in 10 anni spesi 3,5 mld. Giachino, serve svolta
Sempre più urgente l'approvazione del nuovo piano della Logistica
Roma, 5 dicembre 2010 - In 10 anni l'Italia ha speso 3,5 miliardi di euro per l'autotrasporto. Quest'anno il settore riceverà 700 milioni, stanziati dalla Legge di Stabilità, e per il 2011 se ne prevedono altri 700. Ma, i contributi erogati finora (dal 2000 al 2009) sono ''per lo più a pioggia. Troviamo sempre le stesse voci di spesa: dei 3,5 miliardi di euro, 1 miliardo rappresenta spese non documentate, mentre 950 milioni sono stati spesi solo per i pedaggi. Inoltre, il fatturato medio di un'azienda italiana è pari a 400 milioni di euro, inferiore rispetto alla media europea, circa la metà di quello francese e tedesco''. È quanto mette in evidenza la giornalista del Sole 24 Ore, Deborah Apolloni, nel suo libro ''Razza padroncina. Dieci anni di autotrasporto 2000-2010'', che racconta un viaggio all'interno del popolo dei Tir, anche attraverso le parole dei protagonisti dell'autotrasporto italiano.
Questi dati dimostrano come sia ''sempre più urgente l'approvazione del nuovo piano della Logistica'', ha commentato, durante la presentazione del libro, il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, sottolineando che con questo piano ''oggi poniamo le basi per una svolta'', perché si tratta di un documento che punta al ''recupero di efficienza della logistica, dando un contributo al paese per crescere di più''.
Il nuovo piano per la Logistica, secondo il presidente della Fai (Federazione autotrasportatori italiani), Paolo Uggè, ''deve diventare un documento vincolante per tutti'' e deve avere un soggetto coordinatore, una sorta di protezione civile''. Tra le priorità indicate da Uggè c'è anche ''il potenziamento dei controlli sulla sicurezza e la riduzione delle aziende attraverso la cancellazione dall'Albo di chi fa solo intermediazione''.
Sulla stessa linea, il vicepresidente dell'Associazione delle aziende di autotrasporto italiane (Anita), Marcello Pigliacelli, che chiede anche ''una riduzione del costo del lavoro” per il settore. Secondo Rosario Ambrosino, presidente Fedit e consigliere Cofetra, ''con il piano per la logistica si inizia un discorso virtuoso, in un'ottica di sistema''.