Campania: 21 progetti da sbloccare, da Bagnoli all'area orientale di Napoli
Un convegno-dibattito con professionisti e imprenditori è stato organizzato dall'Università Suor Orsola Benincasa
Napoli, 22 aprile 2013 - Il recupero di Bagnoli e dell'area flegrea, la riqualificazione del porto di Vigliena, dell’area orientale e del centro storico, lo sviluppo della Mostra d'Oltremare e dell'area portuale, il completamento del Centro Direzionale. Sono la sintesi dei 21 progetti che potrebbero segnare il futuro di Napoli nel settore delle infrastrutture e della mobilità e garantire la ripresa economica ed occupazionale. Il tema è stato ampiamente discusso nel corso del convegno-dibattito 'Grandi progetti per Napoli e Campania' promosso dal 'Sabato delle idee', iniziativa ideata dalla Fondazione Sdn e dall'Universita' Suor Orsola Benincasa di Napoli. L’incontro moderato dal giornalista Alfonso Ruffo, direttore de “Il Denaro”, ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato, di Uberto Siola presidente della Fondazione internazionale di Studi superiori di Architettura e del presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino. E’ stata l’occasione non solo per ricordare l’importanza dei progetti, ma soprattutto per lanciare l’allarme sui cantieri fermi, il cui sblocco assicurerebbe un indotto economico di otto miliardi di euro e sessantamila posti di lavoro. I progetti riguardano in particolare Bagnoli e l’area flegrea con la realizzazione della Porta del Parco, del Parco dello Sport, del Parco Urbano, dell’Acquario Tematico e di nuove strade che valorizzeranno la famosa area dell’ex Italsider. Sempre dell’area flegrea fa parte la Mostra D’oltremare struttura storica per grandi e piccole fiere ed eventi regionali e nazionali. Al suo interno è prevista la riqualificazione delle Torre delle Nazioni, del Teatro Mediterraneo, del Cubo d’Oro, del Padiglione dell’America Latina e dell’ Arena Flegrea. Spostando lo sguardo verso il centro del capoluogo partenopeo c’è il Porto di Napoli che sarà oggetto di uno sviluppo produttivo dell’intera area interessata oggi dal traffico merci e crocieristico e con un nuovo piano regolatore per l’area del Molosiglio. Il recupero e la rifunzionalizzazione di edifici e complessi monumentali, gli interventi archeologici e la riqualificazione degli spazi urbani rappresentano invece il progetto per il centro storico (patrimonio dell’Unesco dal 1995) con l’obiettivo di conseguire lo sviluppo e il miglioramento della qualità dell’ambiente e della vita degli abitanti. Sotto i riflettori anche la Napoli degli uffici e dei grattacieli, ossia il Centro Direzionale ed infine la progettualità infrastrutturale riguarda anche la zona orientale, la cosiddetta Napoli est, dove è previsto il processo di trasformazione del PalaPonticelli, dell’ Ex Manifattura Tabacchi, della Brin 69 (ex Mecfond), dell’ area deposito Q8 e quindi la realizzazione del porto turistico di Vigliena con circa 850 posti barca. Progetti fondamentali ma per i quali si corre il rischio di perdere i fondi europei, legati come si sa al raggiungimento degli obiettivi secondo tempi prefissati. "La mancanza di bilanciamento tra l'esigenza di predisporre urgenti misure di rilancio dell'economia – ha sottolineato presidente della Corte dei Conti, Giampaolino - e l'obbligo di adottare pesanti aggiustamenti fiscali nel mezzo di una doppia recessione ha innescato una spirale economica negativa da cui urge trovare vie d'uscita" "Rimandare lo sviluppo e' sempre un fatto grave – ha detto in conclusione Antonio D’Amato - Rimandare scelte di sviluppo, di riqualificazione urbana e sociale e' assolutamente inaccettabile. Napoli ha dimostrato di essere molto ricca di iniziative private quando molto spesso si punta il dito proprio contro l'assenza di privati. L'iniziativa privata, per riqualificare il tessuto economico e sociale, ha bisogno pero' di tempi certi e rispetto istituzionale”. Sul tema delle infrastrutture essenziali per la mobilità, si sono confrontati anche l'assessore regionale ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza, Giovanna Cassese, direttore dell'Accademia di Belle Arti, i presidenti di Bagnoli Futura, OmeroAmbrogi, dell'Autorità Portuale, Luciano Dassatti, di Naplest, Marilù Faraone Mennella, della Mostra d'Oltremare, Andrea Rea, l'assessore comunale all'Urbanistica, Luigi De Falco, i vicepresidente dell'associazione nazionale costruttori edili, Ambrogio Prezioso, e della Camera di Commercio, Luigi Iavarone.