Cina e Sicilia, sempre più vicine
La commissione permanente italo-cinese, in vista sull'isola, manifesta interesse per il Ponte sullo Stretto e il porto di Augusta
Roma, 23 marzo 2012 – La Cina continua a manifestare il proprio interesse per le grandi infrastrutture siciliane, soprattutto per il Ponte sullo Stretto di Messina e il porto di Augusta, ma anche per le opere a terra come ad esempio l’ammodernamento della rete ferroviaria. La conferma si è avuta ieri, con la visita in Sicilia della commissione permanente italo-cinese, guidata dal vice-ministro dell'Economia, Jiang Yaoping, e dal consigliere dell'ambasciata cinese a Roma, la signora Zhang Junfang. La delegazione, in visita al porto di Augusta dove è stata accolta dal presidente dell’Autorità Portuale Aldo Garozzo, è stata accompagnata dal direttore regionale siciliano per i rapporti esterni, Francesco Attaguile, e dal direttore dell'ufficio Ice (Istituto per il commercio estero) di Pechino, Antonio La Spina. All'incontro ha preso parte anche un rappresentante delle società Stretto di Messina, che ha illustrato i vantaggi che l'opera potrebbe garantire nello scenario del traffico di merci nel Mediterraneo. Per oggi, inoltre, è prevista la visita della commissione al Maas - Mercato agro-alimentare Sicilia - di Catania, a conferma dell’attenzione che i Cinesi continuano a manifestare per l’economia dell’isola nel suo complesso.
Il porto di Augusta e il Ponte sullo Stretto
I rappresentanti istituzionali e del mondo imprenditoriale cinese si sono mostrati diverse volte interessati all'ammodernamento delle infrastrutture siciliane, consapevoli che l’isola gode di una posizione strategica per i traffici tra l’Estremo Oriente e l’Europa, e potrebbe diventare una piattaforma logistica di riferimento per la Cina. Infatti, come ha sottolineato ieri il direttore regionale ai rapporti esterni Attaguile, le merci che attualmente vengono trasportate via mare verso i grandi porti del Nord Europa potrebbero sbarcare ad Augusta e proseguire via terra, con un notevole risparmio di tempo. Inoltre, la costruzione del Ponte sullo Stretto, unita all’ammodernamento della ferrovia in Sicilia e in Calabria, consentirebbe un ulteriore e cospicuo vantaggio.
Il porto di Augusta suscita interesse perché situato in una posizione particolarmente favorevole, al centro del Mediterraneo, e vanta una conformazione che permette di attraccare anche alle navi adibite al trasporto container. Perciò la delegazione cinese ha guardato con grande interesse un video illustrativo del porto allo stato attuale e delle realizzazioni previste per trasformare lo scalo (che attualmente è prevalentemente petrolifero) in un vero hub internazionale. L’investimento necessario è stimato in un miliardo di euro circa, e le banche cinesi sembrerebbero interessate all'operazione.
Il Ponte sullo Stretto in Cina e Corea con Monti
Intanto, nella giornata di ieri sono arrivate altre novità sul Ponte sullo Stretto di Messina. La prima è ancora legata agli scenari internazionali: secondo quanto riferisce oggi il quotidiano La Sicilia, il presidente della Società Stretto di Messina, Giuseppe Zamberletti, nel corso di una visita a Palazzo Chigi avrebbe convinto il premier Monti a portare con sé il «dossier» del Ponte sullo Stretto nella sua visita istituzionale in Estremo Oriente, dal 26 marzo al 2 aprile, in Corea del Sud, Giappone, Cina e Kazakistan.
La seconda novità ci riporta invece in Italia. Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, a margine del Meeting di Primavera organizzato a Roma dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla valutazione del ministero rispetto al Ponte sullo Stretto. “Il problema – ha affermato il ministro – non è la valutazione di impatto ambientale, ma la decisione strategica del Governo in merito alla realizzazione o meno del Ponte sullo Stretto di Messina. La VIA viene di conseguenza”.