Due mari, lotto al via ma resta il nodo fondi
Roma, 7 febbraio 2011 - Fa un importante passo avanti il raddoppio della Grosseto-Siena, primo tratto della strada di grande comunicazione E78 Grosseto-Fano che, a oltre 40 anni dall'avvio, rimane una delle grandi incompiute del Paese, oggetto di proteste clamorose da parte delle istituzioni locali delle tre regioni attraversate, Toscana, Umbria e Marche. Il passo avanti è rappresentato dall'aggiudicazione, da parte di Anas, del maxiappalto (valore a base d'asta 271 milioni) che comprende i lotti 5, 6, 7 e 8 della Grosseto-Siena, vinto da Coestra (gruppo Consorzio Etruria), a capo di un raggruppamento con Cct e Secol. Coestra ha vinto con un ribasso del 20%, per un importo complessivo di affidamento pari a 217,783 milioni. L'appalto comprende anche la progettazione esecutiva, che sarà eseguita da Lotti & associati di Roma e Geodata di Torino nel giro di 150 giorni, mentre per la costruzione della strada sono previsti più di tre anni. Il tempo di realizzazione si spiega con la complessità dell'opera: si tratta del raddoppio di un tratto di oltre 20 chilometri nei comuni di Monticiano e Civitella Paganico, con la costruzione di una nuova carreggiata in affiancamento alla statale 223 esistente e l'adeguamento di questa. Mancano a questo punto ancora due lotti per completare il raddoppio a quattro corsie della Grosseto-Siena ma, soprattutto, resta lontano l'obiettivo di avere una strada veloce che collega il Tirreno con l'Adriatico: sui 270 km complessivi, 131 sono ancora da progettare o finanziare; 14 sono in fase di esecuzione; soltanto 113, pari al 42%, sono stati realizzati e sono in esercizio. Più volte, negli ultimi anni, Anas e Ministero hanno ipotizzato l'utilizzo del project financing per il tratto che va dal nodo di Arezzo a Fano (circa 135 km dallo svincolo dell'autostrada Al all'autostrada A14), che richiede un investimento di circa due miliardi, ma a frenare l'ipotesi c'è la necessità di un forte contributo pubblico per rendere remunerativo l'investimento privato, valutato dall'Anas addirittura nell'80 per cento. Con il risultato che, finora, l'ipotesi è rimasta sulla carta. In compenso, non si sono fermate le proteste del territorio, a partire da quella clamorosa del settembre scorso, quando i presidenti delle Province di Arezzo, Perugia e Pesaro-Urbino, esasperati per i ritardi nella realizzazione della strada, occuparono la galleria della Guinza a Mercatello sul Metauro (Pesaro-Urbino), realizzata e abbandonata da decenni. Proprio per sollecitare il completamento della strada, è nato da poco il Comitato promotore della E78 "Due Mari", un'alleanza pubblico-privata tra amministrazioni e associazioni di categoria toscane, umbre e marchigiane che d'ora in poi dialogheranno con un'unica voce con Anas, col ministero delle Infrastrutture e con le tre Regioni interessate. Se dunque finora a rappresentare gli interessi locali sono state una miriade di amministrazioni pubbliche e di associazioni di categoria, che si sono mosse in ordine sparso, ora toccherà al comitato presieduto da Renzo Conti, al quale hanno aderito le Province di Siena. Arezzo, Perugia e Pesaro-Urbino, le Camere di commercio di Siena, Arezzo, Grosseto, Perugia e Pesaro-Urbino, e le corrispondenti associazioni delle categoria economiche.