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Briciole di pane

Energia, Bortoni: più infrastrutture per evitare provincializzazione

Presentata la relazione annuale: puntare su efficienza e capacity payment per il futuro. In arrivo bollette più semplici e chiare per i consumatori

Roma, 7 luglio 2011 - La prima relazione del presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas mette in chiaro subito quale saranno le linee ispiratrice della futura azione del collegio: quattro i punti focali sintetizzati in quattro "C": crescita, coordinamento, comunitario e consapevolezza del consumatore. "La crescita incarna un aspetto critico per l'economia italiana: quello dello sviluppo sostenibile. Il settore dell'energia può giocare un ruolo fondamentale per la ripresa dello sviluppo: non più solo indirettamente, attraverso la riduzione del costo degli input energetici – da perseguire comunque attraverso un aumento dell'efficienza, della concorrenza e delle infrastrutture - ma anche direttamente grazie all'effetto-volano per l'intera economia che può venire dagli investimenti nel settore", ha spiegato Guido Bortoni

Impegno per bollette più semplici e chiare. Per Bortoni occorre una maggiore "consapevolezza del consumatore che deriva da una sua più completa informazione, conseguibile anche grazie a documenti di fatturazione che ci impegniamo a rendere più semplici e chiari". Ma sono soprattutto i contratti non richiesti una delle patologie più preoccupanti del settore:
"Nei mercati liberi è da tempo presente una patologia più deleteria di altre per lo sviluppo e la credibilità della concorrenza: quella dell'attivazione di contratti di vendita non richiesti. Si tratta di un fenomeno particolarmente odioso perché più di altri contiene un esplicito elemento di malafede e fraudolenza che rende il consumatore diffidente nei confronti del mercato libero e delle imprese che vi operano''. Bortoni si è quindi rivolto alle aziende, sottolineando che tali comportamenti le danneggiano proprio sul piano della fiducia. Per questo l'Autorità è disponibile a coinvolgere tutti gli operatori e le associazioni dei consumatori "affinché, assieme, si possa giungere a risanare il mercato da questa patologia, che altrimenti saremo costretti ad affrontare, da soli, con gli altri mezzi a disposizione". Bortoni, infine, ha sottolineato l'importanza di ''mantenere forme di tutela per i piccoli consumatori'' evitando "scelte irreversibili".

“Lo sviluppo del settore energetico è una sfida e una necessità fondamentale per il nostro Paese" - ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani commentando la Relazione dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas. Secondo il ministro servono "regole chiare" e infrastrutture strategiche" ma soprattutto "un sistema con regole chiare per dare certezze a imprese e cittadini favorendo la concorrenza, la crescita equilibrata delle fonti verdi, i diritti dei consumatori, impianti e infrastrutture strategiche", di cui "non possiamo più fare a meno". Proprio per questo, ad esempio, ha aggiunto Romani "nella manovra abbiamo inserito una norma che rende possibile la conversione della centrale di Porto Tolle, dove è previsto un investimento importante e una tecnologia innovativa. L'Italia deve tornare all'avanguardia nella realizzazione di nuove tecnologie sul fronte delle rinnovabili, dell'efficienza energetica, del carbone pulito".

Sulla relazione sono arrivate le parole di apprezzamento dell'Amministratore delegato di Enel Fulvio Conti: "Un'ottima relazione. Una relazione completa che prende atto del grande progresso che si è fatto nella liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica, di cui come Enel siamo soddisfatti. Una relazione - ha aggiunto Conti - che sottolinea la dipendenza dell'Italia dall'estero in materia energetica. Noi come Italia non abbiamo materie prime energetiche: per soddisfare il nostro fabbisogno dobbiamo importarne l'85% e anche il 14% dell'energia elettrica, che prevalentemente viene da fonte nucleare.
Bisogna lavorare - ha concluso Conti - per diversificare le fonti e le tecnologie, per avere un mix equilibrato e correre meno rischi derivanti da situazioni critiche come i recenti avvenimenti del Nord Africa". Secondo l'ad di Eni Paolo Scaroni si è trattato di una relazione "molto pragmatica e concreta". Scaroni ha sottolineato che l'aspetto più positivo è rappresentato dall'attenzione posta sull'Europa: "Le attività dei regolatori di ogni Paese non possono che essere un pezzo di una strategia europea e questo è vero sia nel settore energia sia nel settore gas" dove serve "una rete europea". Questo, ha aggiunto, per garantire "concorrenza e sicurezza" altrimenti "faremo fatica a fare passi avanti".

Francesca Baron