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Briciole di pane

Estate 2016, per le funivie è boom

Gli esempi del Sacro Monte di Varese e del Monte Faito

Roma, 6 settembre 2016 – Considerato un po’ il “parente povero” di tutte le modalità trasportistiche, il trasporto a fune ha conosciuto, nell’estate 2016, un autentico successo; palesando, oltretutto, la propria marcata connotazione turistica e di valorizzazione del territorio.


Numeri lusinghieri, per esempio, per la funicolare del Sacro Monte di Varese: oltre 19mila persone trasportate nei due mesi centrali dell’estate; a luglio e agosto, rispetto al corrispondente periodo del 2015, gli utenti in più sono stati 6700.


Guardando alla parte meridionale dello Stivale, flussi altrettanto importanti si sono registrati sulla funivia del Monte Faito (Campania). Nella sola giornata di Ferragosto, sono stati trasportati in andata e ritorno 2253 passeggeri; in certi pomeriggi è stato persino necessario prolungare l’orario di servizio, per consentire la discesa di tutti. Il trimestre maggio-giugno-luglio ha visto, complessivamente, circa 26mila presenze: erano 18700 nello stesso periodo del 2012, prima che l’impianto chiudesse per difficoltà dell’ente gestore di allora.


Il trasporto a fune, lo ricordiamo, viene studiato da parecchi anni – anche in letteratura scientifica – quale concretizzazione pressoché perfetta di mobilità sostenibile: basso impatto di installazione, notevole economicità in esercizio, zero emissioni inquinanti proprie, nessun impatto acustico rilevante.

Davide Fornaro