Expo, pronti cantieri per 1 miliardo
Dopo il voto per palazzo marino partiranno i grandi bandi per le infrastrutture
Milano, 27 maggio 2011 - Più di 900 milioni di euro pronti a essere stanziati tra la fine dell'anno e i primi mesi del 2012 per l'Expo. È questo l'ammontare complessivo delle principali gare in rampa di lancio. Bandi che i tecnici dell'Expo hanno pronti nel cassetto e per i quali si attende solo lo sblocco definitivo della questione dei terreni. E tale soluzione è vicina, visto l'accordo raggiunto nelle scorse settimane tra gli enti coinvolti, che prevede la costituzione di una newco per l'acquisto delle aree, cui parteciperanno Comune di Milano, Regione Lombardia, Fondazione Fiera e forse alcuni privati. Ai vertici di Expo sono tranquilli: c'è la consapevolezza che, anche di fronte al possibile cambio di governo comunale dopo il ballottaggio di domenica e lunedì prossimi, non si potrà indugiare e si dovrà per forza entrare nella fase di realizzazione delle opere. Il messaggio è chiaro: qualsiasi revisione strategica di rilievo del piano metterebbe seriamente in discussione la fattibilità dei lavori nei tempi stabiliti, a meno di ricorrere a commissariamenti e procedure straordinarie nell'affido delle opere. Un bando del valore di circa 6 milioni è partito a fine aprile e può considerarsi un primo passo strategico. Si tratta infatti della gara per individuare il soggetto cui affidare la verifica dei requisiti di tutti i successivi progetti prima che vengano presentati per l'approvazione definitiva alla conferenza dei servizi. Le gare saranno articolate in due categorie: da una parte ci sarà l'asse che riguarda la realizzazione delle opere, dall'altra parte quello dei servizi e della gestione. La precedenza verrà data alle opere per la realizzazione del sito espositivo. Si procederà secondo una logica a livelli: il primo riguarderà la «risoluzione delle interferenze che insistono sull'area». Fuori dal linguaggio tecnico, significa deviare i torrenti che passano attraverso le aree e cambiare la disposizione di alcuni parcheggi costruiti prima dell'assegnazione dell'evento. Tra gli interventi sarà anche necessario modificare il percorso di una strada che oggi'taglia in due la zona espositiva, mentre al termine dei lavori dovrà passare ai margini dell'area. Questa prima gara, dal valore di 90 milioni, dovrebbe partire entro fine luglio. Le prime ruspe, se il programma verrà rispettato, appariranno sulla scena dell'area Expo dal prossimo ottobre. La seconde fase riguarda invece la realizzazione della cosiddetta «piastra», cioè la piattaforma che comprende le reti di impianti, i percorsi, i ponti, le aree di servizio che faranno da base per le opere successive. Si tratta dell'appalto più complesso dal punto di vista ingegneristico: a novembre dovrebbe partire la gara da circa 300 milioni, per dare il via ai lavori entro giugno 2012. Con i primi due passaggi Expo si dovrebbe così dotare delle fondamenta: una piattaforma attrezzata e suddivisa in lotti, dotati di tutti i servizi e le utility necessari, che verranno messi a disposizione dei partecipanti per allestire i loro spazi espositivi. Nella terza fase, però, Expo affiderà a una o più imprese le opere permanenti di cui curerà in prima persona la realizzazione. Si tratta di otto interventi distinti per i quali gli appalti verranno ufficializzati dal prossimo dicembre al marzo 2012. per un valore complessivo di circa 520 milioni. I lavori partiranno a scaglioni, a seconda del completamento delle infrastrutture di base, dall'estate del 2012 al gennaio del 2013. I principali interventi iniziali riguardano la costruzione dell'anfiteatro e dell'Expo Center, i collegamenti con l'area Fiera e con il villaggio per gli ospiti di Cascina Merlata e l'area delle serre. A questi aspetti operativi, entro la fine dell'anno si sommeranno i bandi gestionali, dalla comunicazione (che adotterà il nuovo logo) alla consulenza strategica, per altri otto milioni. Così la società oggi guidata da Giuseppe Sala, manager sul quale anche un'eventuale nuova giunta di centrosinistra, potrebbe continuare a fare affidamento vista la stima trasversale di cui gode, guarda con relativa serenità ai prossimi mesi. E sempre più imprese del settore sono alla finestra per cogliere le potenzialità dell'evento. Dal 30 maggio partirà infatti un tavolo informativo che Expo porterà avanti con le associazioni interessate: Confindustria. Assolombarda, Camera di Commercio e Confcommercio. Gli ultimi passaggi fondamentali, la disponibilità del diritto di superficie sulle aree e l'ok al progetto esecutivo per la risoluzione delle interferenze sul sito da parte della conferenza dei servizi, potranno dare finalmente il via libera ai lavori.