Fano-Grosseto, sostegno del ministro
Spacca: «Passera ha condiviso con noi la concretezza dell'obiettivo»
Pesaro, 19 ottobre 2012 – Fano-Grosseto, anche il ministro ora ci crede. Ieri mattina il Governatore Gian Mario Spacca, a margine dell'incontro tenutosi a Roma sull'Accordo di programma, si è confrontato con il ministro delle Infrastrutture e dello Sviluppo economico Corrado Passera sullo stato di avanzamento dell'iter progettuale. E i due ne hanno ricavato un quadro davvero positivo. «Abbiamo condiviso con il Ministro che è la prima volta che la realizzazione della Fano-Grosseto diventa fatto tangibile e concreto, con un preciso cronoprogramma - spiega il Governatore Spacca - Le Regioni hanno costruito un modello concreto di partenariato pubblico-privato per attrarre risorse nazionali ed europee, si sono attivate reali manifestazioni di interesse imprenditoriali, il tracciato è stato ottimizzato con la riduzione dei costi su basi sostenibili e il Governo nazionale ha previsto una fiscalità di vantaggio per tali opere. Senza contare che su scala europea siamo riusciti a inserire l'arteria tra le reti prioritarie Ten-T e ora vogliamo fare un altro salto di qualità, prevedendola nei corridoi stradali Core-network al fine di rafforzarne le opportunità di finanziamento».
Il costo dell'intervento per il completamento dei 130 chilometri mancanti della Fano-Grosseto si aggira intorno ai 2 miliardi e 900 milioni di euro. L'investimento dei privati poggerebbe su tre pilastri: l'inserimento del pedaggio lungo l'intera tratta, sul quale, a dire il vero, non mancano le polemiche nelle aree del pesarese; la defiscalizzazione sulle grandi opere e il contratto disponibilità per cui lo Stato si impegna a versare un canone di locazione ai privati per almeno 40 anni dopo che sono terminati i lavori. A questo si aggiungono anche i contributi delle Camere di Commercio delle zone interessate, la cattura di valore di alcune aree e, appunto, i contributi europei.
«La Fano-Grosseto è la nostra priorità infrastrutturale, abbiamo lavorato sul progetto con le Regioni Umbria e Toscana per inserirlo nell'ambito delle grandi reti infrastrutturali europee e per farlo divenire la prima grande opera di dimensione nazionale a realizzarsi con il nuovo quadro di sostegno finanziario e giuridico promosso del Ministero dello Sviluppo - conclude il presidente Spacca- Le Regioni sono pronte a utilizzare gli strumenti della società di progetto e del canone di disponibilità per arrivare alla realizzazione di un'opera strategica per lo sviluppo del Centro-Italia e dell'intera comunità nazionale».
Insomma il completamento della Strada dei Due Mari ha ottenuto dal ministro Passera «il pieno sostegno all'iniziativa su scala nazionale ed europea». E ora si attende solo che l'associazione temporanea d'imprese, formata dall'austriaca Strabag e dai due gruppi italiani Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna e Astaldi, presenti una proposta progettuale vera e propria dopo lo studio di fattibilità illustrato nelle settimane scorse alla commissione tecnica. I lavori potrebbero partire entro due anni mentre per il completamento ne occorrerebbero almeno otto.