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Briciole di pane

Fano-Grosseto tra le dieci opere prioritarie

Inserita tra le infrastrutture che potranno godere del bonus fiscale previsto dal Decreto sviluppo bis

Pesaro, 9 ottobre 2012 – La Fano-Grosseto è in top ten. La Strada dei Due Mari, infatti, è stata inserita tra le dieci grandi opere del nostro Paese che potrebbero beneficiare del Decreto sviluppo bis, varato la settimana scorsa dal Governo. Infrastrutture fondamentali per lo sviluppo dei territori che dunque potranno godere di un cosiddetto bonus fiscale. «Bonus fiscale per la Fano-Grosseto: non è un semplice rumor, ma qualcosa di ben più sostanzioso - spiega il presidente della Provincia Matteo Ricci - Perché dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti, le indicazioni dei tecnici hanno assunto, nelle ultime ore, contorni ben definiti. E danno la E-78 tra le grandi opere che potranno essere sbloccate a breve, grazie al fisco più leggero inserito nel decreto-bis varato la scorsa settimana dal Governo».
Insomma un balzo in avanti notevole nel percorso che dovrà portare alla realizzazione della grande arteria stradale capace di collegare l'Adriatico con il Tirreno. Il completamento della E-78, mancano 130 chilometri sui 270 complessivi, è inserito nel lotto delle grandi opere prioritarie insieme all'alta velocità Verona-Padova, all'ampliamento della Metro C e D di Roma e a poche altre infrastrutture che usufruiranno del credito d'imposta al 50 percento. In prospettiva del project financing agevolato. «E' un risultato importante — continua Matteo Ricci - Il segno che la questione dell'eterna incompiuta, grazie alla mobilitazione partita dalla Guinza, ha riacquistato visibilità e valore agli occhi del Governo. La E-78 era un dossier chiuso nei cassetti romani, ora il fascicolo è più che riaperto. La dimostrazione? Il bonus fiscale è un contributo pubblico per opere ritenute strategiche da Roma. In questo senso, è stato fondamentale anche l'impegno e l'apporto della Regione e del presidente Spacca».
L'agevolazione consentirà di arrivare a pagare sostanzialmente fino al 50% in meno di Ires e di Irap, relativamente a realizzazione e, in parte, gestione dell'opera. Un sostegno che si aggiunge agli altri pilastri su cui poggia l'investimento da 2 miliardi e 960 milioni di euro dei privati, l'Ati formata da Strabag, Astaldi e Cmc Ravenna: canone di locazione a carico dello Stato, pedaggio lungo l'intera strada, anche se in questi giorni diverse forze politiche hanno richiesto di lasciare gratuito il tratto già completato, e l'accesso ai contributi europei. In tal senso Toscana, Marche e Umbria hanno dato vita alla società di partenariato pubblico-privata a cui poi aderiranno anche Anas e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. «E' un'ottima notizia, che conferma la bontà della strada scelta dalla Regione - spiega il Governatore delle Marche Gian Mario Spacca - II percorso intrapreso è quello giusto per sbloccare defmitivamente la Fano-Grosseto».

Fonte: Il Messaggero, edizione di Pesaro