Giornata Mondiale contro il Fumo, l'impegno di FS
Le iniziative promosse dal Gruppo FS per debellare la piaga del fumo

Roma, 31 maggio 2013 – Molte le attività realizzate per la Giornata Mondiale contro il Fumo indetta per oggi 31 maggio. Anche Ferrovie dello Stato partecipa in questi giorni alla sana e intelligente iniziativa promossa dal Ministero della Salute, dalla Fondazione Umberto Veronesi, dall’Istituto Superiore di Sanità. Negli scorsi giorni il programma del progetto “sFRECCIA contro il fumo” è stato presentato presso la Stazione di Roma Termini dal professor Umberto Veronesi, Fondatore della Fondazione Veronesi, da Fabrizio Oleari Presidente dell’Istituto Superiore della Sanità e ovviamente da Mauro Moretti, AD di FS Italiane. Su 17 Frecce che corrono lungo tutto l’asse ferroviario italiano, da nord a sud (rotta Torino – Milano – Bologna – Firenze – Roma – Napoli – Salerno), sono state organizzate consulenze mediche gratuite da un team di medici e specialisti dei Centri antifumo del Servizio Sanitario Nazionale, con la collaborazione dello staff dell'Osservatorio Fumo Alcol e Droga dell'Istituto Superiore Sanità. Importante fra le consulenze fornite la diagnosi preventiva con controllo dell’ossigenazione sanguigna e le analisi delle abitudini dei fumatori.
Una maxi installazione a forma di sigaretta spenta rappresenta iconograficamente l’iniziativa, composta di un programma vastissimo, che vede Ferrovie dello Stato in prima linea. A cominciare da una brochure informativa, a cura del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre a un segnalibro e alla cartolina “Spegni l’ultima”, realizzata dalla Fondazione Veronesi, distribuite a bordo di 17 Frecce che attraverseranno 29 grandi e piccole città italiane. Molte le informazioni rilasciate da tutti i media del gruppo FS (il magazine La Freccia, FSNews Radio, Freccia.TV, sul sito web di FSNews.it). Ne è passato di tempo da quando sui treni era consentito fumare, dai tempi in cui non c’erano nemmeno suddivisioni di carrozze fra fumatori e non fumatori, poi pian piano questa è arrivata. Tempi non troppo lontani in cui il fumo passivo non era considerato un pericolo, gli anni in cui al cinema ad esempio lo schermo era offuscato dalla cappa soffocante del fumo. Ormai sono passati dieci anni, dall’aprile del 2003, da quando non è più consentito farlo sui treni regionali – attraverso la storica campagna “Libertà di non fumare”. Un’operazione completata l’anno successivo quando è stato proibito il fumo su ogni treno su percorrenza italiana, compresi i vecchi Eurostar. Oggi nonostante viviamo in un mondo fatto di informazione, di consensi informati, siamo consapevoli che il fumo fa male. Sono lontani gli anni in cui fumare era trendy, quando era sinonimo di distinzione, di status sociale – negli Stati Uniti addirittura negli anni Quaranta e Cinquanta le multinazionali del tabacco pagavano Hollywood affinché gli attori fumassero in scena per mostrare quanto fosse “fico”. Come poter dimenticare infatti il bianco e nero iconografico, negli anni della Golden Age, quando Humphrey Bogart, Alan Ladd, Barbara Stanwyck, Greta Garbo, spesso con il trench, avevano una sigaretta in mano e un bicchiere di scotch nell’altra?