Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Gottardo, l'Italia in ritardo sui lavori

Infrastrutture. Monito de a Svizzera: Italia in ritardo nei Lavori per il nuovo tunnel dei Gottardo

Milano, 15 luglio 2011 - La Svizzera metterà in esercizio il tunnel ferroviario del Gottardo molto probabilmente già nel 2016, con diversi mesi di anticipo sul cronoprogramma che fissa il via libera nel 2017. Da quel momento il traffico merci che oggi attraversa le Alpi potrà crescere fino a raddoppiare. Ma perché gli effetti si possano dispiegare completamente è necessario che i paesi a nord e a sud della Confederazione siano pronti, però su questo fronte, l'Italia è in ritardo. «Sono preoccupato - ha dichiarato ieri il direttore dell'ufficio federale dei trasporti svizzero Peter Fuglistaler - per il ritardo dell'Italia in merito al potenziamento delle tratte ferroviarie, per la chiusura dei terminal, per le restrizioni al traffico di merci pericolose. Nel 1999 è stato firmato un accordo con la Svizzera in vista di Alptransit. Finora l'Italia ha fatto gli interventi più piccoli, mancano quelli più importanti». Dal punto di vista pratico, gli svizzeri ritengono necessario il potenziamento della tratta Chiasso-Seregno alle porte di Milano e da qui il collegamento verso Bergamo, in modo da far defluire i treni merci verso l'est Lombardia senza passare dal capoluogo. Inoltre sarebbe utile un centro intermodale nell'area a est di Milano. Il quadruplicamento della Seregno-Chiasso, però, non arriverà in tempo per l'Alptransit. Dal fronte italiano è stato proposto un potenziamento tecnologico della rete che consenta di aumentare le frequenze. «In Svizzera - ha precisato Fiiglistaler - passa un treno ogni due minuti. In Italia ogni 5». Dal 2017 sotto al Gottardo i treni merci sfrecceranno a i6o chilometri all'ora, dimezzando tempi e costi di trasferimento, perché il dislivello da superare sarà di soli 500 metri. La Svizzera ha investito, in quella che definisce l'opera più importante della sua storia,14 miliardi di euro per la sola galleria del Gottardo, quasi interamente autofinanziata tramite una tassa sull'autotrasporto. Una decisione presa per spostare il traffico merci dalla strada alla ferrovia, ma Berna è consapevole che il progetto sta in piedi solo se c'è la piena collaborazione dei paesi confinanti e dell'Unione europea. Così, accanto alla preoccupazione per i ritardi che riguardano anche il fronte nord oltre a quello sud, il messaggio che arriva dalla Confederazione include anche fiducia nel fatto che le soluzioni adeguate verranno trovate «perché sappiamo che non possiamo fare da soli una politica dei trasporti in ambito europeo. Il problema si può risolvere insieme» Tuttavia Fiiglistaler auspica che in Italia venga introdotta una tassa simile a quella svizzera, «perché quando si vuole spostare il traffico su rotaia è necessario rendere più costoso quello su gomma. È una decisione che ritengo necessaria e posso rassicurare che in svizzera ne ha tratto beneficio anche l’autotrasporto perché quale conseguenza di questa decisione è diventato più efficiente in tutta la sua filiera».

Matteo Prioschi (Fonte:Il Sole 24 Ore)