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Briciole di pane

«Il nostro treno tedesco Arriva puntuale»

Milano, 26 aprile 2011 - Lo aveva già ammesso l'ad delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, quando in una delle tante schermaglie con Luca Cordero di Montezemolo qualche tempo fa aveva detto: «Chi mi fa paura sono i tedeschi, non i 25 treni di Ntv».

L'ora del confronto con le temute Deutsche Balhn sta per scoccare. La prima sfida diretta si svolgerà in Piemonte: la Regione ha appena annunciato per novembre il bando della gara per il trasporto ferroviario regionale, e le Db, attraverso la controllata Arriva Italia, non mancheranno l'occasione. Anzi. Il colosso (Arriva viaggia su 100 milioni di km di binari in Europa, e in Italia con i pullman è il maggiore operatore del trasporto privato) è già sicuro di vincere.

«Avevamo partecipato anche al bando lanciato nel 2009 dalla precedente amministrazione di Mercedes Bresso - dice a Finanza e Mercati Marco Piuri, ad di Arriva Italia - Quella gara che riguardava due bacini (Novara-Asti-Alessandria e Milano-Torino) l'avremmo vinta noi, perché rispetto a Trenitalia offrivamo per lo stesso prezzo anche il rinnovo della flotta: treni nuovi'.

E invece? E invece ci furono le elezioni che portarono al potere la Lega con Roberto Cota, il quale annullò la gara, con la promessa di ripeterla quest'anno. E così sarà, forse addirittura per un bacino in più, quello di Cuneo. In pratica, tutto il trasporto regionale a esclusione del nodo di Torino. Siete fiduciosi? Se le condizioni saranno come per la gara passata si. La base d'asta prevedeva 11-13 euro a chilometro di contributi, cifra che ci permetteva di rinnovare la flotta con risorse nostre (non come Trenitalia che chiedeva fondi pubblici per fare gli investimenti), guadagnando il giusto. Trenitalia ha detto che bisognava aumentare i contributi in tutte le regioni, a noi bastava quel contributo.

Farete concorrenza anche in altre regioni d'Italia? L'Emilia-Romagna tre anni fa ha firmato un contratto di sei anni, tra poco dovranno decidere che cosa fare: in genere passano due anni dalla gara all'inizio del servizio, i tempi per fare il bando stanno per diventare maturi. Di altre gare per il trasporto ferroviario regionale non ho notizia, ma noi non ci limitiamo soltanto ai treni.

Cioè? Sul mercato italiano, ci sono altre possibilità. Per esempio il trasporto locale nelle città. Guardiamo con interesse a molte società pubbliche che stanno pensando di cedere quote di minoranza (Torino, Bari, Firenze, anche se non è ancora ufficiale) per far entrare un partner industriale. In Lombardia ci sono i contratti in scadenza dappertutto tranne che a Milano, in Veneto anche.

Fausta Chiesa - Finanza e Mercati