Il patto di stabilità frena il ricorso al project financing
Tra i nuovi progetti lo scolmatore del Seveso
Milano, 2 febbraio 2011 - Il project financing lombardo morde il freno ma la crescita continua, anche se non a due cifre: al 31 ottobre 2010 sono stati 426 i progetti finanziati, per un valore complessivo di 13.158 milioni, il 5% in più rispetto all'anno precedente. A scattare la fotografia è l'Osservatorio regionale sulla finanza di progetto della Lombardia, che sottolinea il peso fondamentale delle grandi opere nella crescita del project financing. II 5% di crescita, che notifica un brusco rallentamento degli stanziamenti se confrontato con il 28% registrato nel 2009 sul 2008, è dovuto in particolare alla realizzazione del nuovo ospedale di Garbagnate Milanese e della direttrice Broni-Pavia-Mortara. Ma al netto degli impegni più sostanziosi, la variazione in stock da attribuire ai nuovi progetti censiti ammonterebbe a soli 131,3 milioni. «Permane - commenta Marco Nicolai, direttore generale di Finlombarda - la difficoltà degli enti locali, che aggiudicano solo 48,6 milioni, con un decremento del 69% rispetto allo scorso anno. Negli ultimi 5 anni c'è stata una contrazione dell'8% dei finanziamenti agli enti locali dovuto soprattutto ai comuni, perché il patto di stabilità interno e le manovre hanno contratto lo spazio d'azione». Gli enti locali hanno difficoltà a trovare risorse per finanziare un'opera insieme a una controparte privata. Emerge in particolare dalla consistenza dei progetti abbandonati: nell'ultimo periodo di analisi sono 95. «Gli enti locali, insomma, hanno rinunciato a 546 milioni, ci aspettavamo più ambizione» sottolinea il direttore di Finlombarda. La contrazione settoriale riguarda i servizi per i quali la tariffazione è sulla pubblica amministrazione (ospedali, scuole, uffici pubblici, carceri), a ulteriore conferma della difficoltà a spendere degli enti locali. «L'involuzione del project financing a livello locale - conclude Nicolai - evidenzia l'urgenza di liberare spazi di autonomia finanziaria per gli enti locali». Nel dettaglio, il rapporto analizza tre categorie di progetti. Per quanto riguarda quelli in programmazione, lo stock in valore (4.253 milioni al 31 ottobre 2010) è praticamente dimezzato rispetto all'anno precedente. Il crollo è principalmente riconducibile all'accorpamento delle due tratte della linea 4 della metropolitana milanese (Sforza-Policlinico-Linate finanziata con 788,7 milioni, e Lorenteggio-Sforza-Policlinico con 900 milioni). A incidere è stata anche l'assenza di iniziative di grandi dimensioni nella programmazione: il progetto dall'importo più elevato (68 milioni di euro) riguarda la realizzazione dello scolmatore del Seveso nel Lambro, promosso dal Comune di Milano. Per quanto riguarda i 58 progetti in gara, invece, si registra una contrazione minima (-0,5%) dello stock di 2.289 milioni, ma c'è da rilevare che lo scorso anno il dato aveva subito un crollo del 48% del valore (al 31 ottobre 2008 erano state finanziate iniziative per 4.449 milioni). La variazione, spiega l'Osservatorio, è imputabile al saldo negativo dovuto all'ingresso in gara del progetto per la rea-li77Z 7ione del tratto Sforza-Policlino-Linate della linea 4 della metropolitana (788,7 milioni) e al contestuale passaggio alla fase di aggiudicazione della direttrice Broni-Pavia-Mortara (1.609,8 milioni di euro). Crescita a due cifre, invece, per lo stock degli investimenti aggiudicati, che ammonta a 8.621 milioni per 232 progetti, con un incremento de145% rispetto al valore cumulato nel 2009 e del 27% rispetto al valore aggiudicato nel 2009. Anche qui a essere determinanti sono i progetti di grandi dimensioni: la direttrice Broni-Pavia-Mortara, l'estensione dell'affidamento della concessione del tratto Garibaldi-San Siro della linea 5 della metropolitana (901 milioni) al concessionario del tratto Bignami-Garibaldi, e l'ospedale di Garbagnate Milanese (113,6 milioni di euro).
(Fonte: Sole 24 Ore Lombardia)