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Briciole di pane

Ciechi e in bicicletta da Torino a Venezia

Iniziativa dell'Uici. Cinque tandem in partenza il 7 settembre

In bici anche se ciechi. E non per un breve tratto, ma per 600 chilometri. Non un miracolo, ma un’impresa resa possibile dalla solidarietà e dall’iniziativa di chi riesce a d andare oltre la disabilità del non vedere.

L’iniziativa è della polisportiva torinese che fa capo all'Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti) e prevede sei giorni di viaggio da Torino a Venezia in bicicletta lungo il Po (circa 600 chilometri come si detto), percorsi con cinque tandem. Su ognuno di questi, l’equipaggio sarà composto da una persona cieca o ipovedente e da un accompagnatore. Il via al viaggio sarà dato il 7 settembre, l'arrivo a Venezia è previsto il 13. Ad ogni tappa del percorso sono in programma incontri con i sindaci e le polisportive locali, i cui tesserati accompagneranno per alcuni tratti i protagonisti dell'avventura. Il primo giorno gli atleti saranno accolti dal nel castello di Casale Monferrato e nel municipio di Trino Vercellese, ma sono previste anche visite con guide specializzate in percorsi sensoriali a Mantova e Ferrara.

Iniziativa certamente complessa quella dell’Uici, che, tuttavia, viene sostenuta da una serie importante di sponsor fra cui, Go-on-Italy, che creerà video e post per avere un reportage del viaggio, Sanicode, Exibito e l'Associazione italiana agenti di viaggio.

I ciclisti della polisportiva torinese Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti saranno assistiti da meccanici e personale di supporto e verranno accompagnati da tre mezzi furgonati che provvederanno al trasporto dei bagagli e fungeranno da officina mobile in caso di necessità. Il viaggio attraverserà Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto e toccherà i comuni di Torino, Chivasso, Crescentino, Trino, Casale Monferrato, Valenza, Pavia, Chignolo Po, Cremona, Brescello, Mirandola, Ferrara, Contarina e Venezia- Porto Marghera.

Un’occasione importante anche per dimostrare come il cicloturismo non sia precluso ai ciechi. "Questa iniziativa – ha spiegato l'assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca - dimostra che la disabilità non rappresenta un limite. Il cicloturismo abbina la salute alla scoperta del territorio, e ciò vale per tutti. Noi ci crediamo come crediamo nello sport in generale, anche perché più sport significa meno spesa sanitaria". "Collaboriamo da tempo con l'Uici – ha aggiunto l'assessore allo Sport del Comune di Torino, Roberto Finardi - perché siamo convinti della validità delle sue iniziative, importanti per la promozione dello sport e l'inclusione dei disabili".

Andrea Zaghi