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Briciole di pane

Sempre più Internet per volare meglio

Rapporto di SITA fa il punto sull'uso della Rete negli aeroporti e fornisce le prospettive per il futuro prossimo

Torino, 15 marzo 2016 – Internet sarà sempre più presente negli scali aeroportuali mondiali. E i passeggeri saranno sempre più “connessi” (iperconnessi), con la Rete anche in volo e non solo a terra. Si tratta di una ulteriore trasformazione dell’assetto infrastrutturale del trasporto aereo, delineata nel rapporto The future is connected, presentato da SITA, la Società Internazionale Telecomunicazioni Aeronautiche, lo specialista leader mondiale nella fornitura di servizi di comunicazione e di soluzioni IT per il trasporto aereo. La ricerca, addirittura, parla ormai apertamente di un “internet delle cose” per indicare quanto aspetta i passeggeri aeroportuali e non solo.


Secondo SITA “Internet delle Cose” significa gestire e far dialogare tutti gli “oggetti” reali e le infrastrutture virtuali che compongono l'ecosistema di un settore, il trasporto aereo appunto, che ogni anno muove 3 miliardi e mezzo di passeggeri in tutto il mondo.


Al centro di quanto sta per accadere secondo SITA è il “passeggero connesso” una figura che prende forma dalla constatazione che l'83% delle persone che viaggiano in aereo è dotato di uno smartphone. Partendo da questo dato di fatto, ci si sta attrezzando per consentire di fruire di Internet non solo a terra ma anche in volo.


Secondo il rapporto di SITA, il 67% delle compagnie aeree ritiene che l’Internet delle Cose stia già portando benefici e il 37% di queste ha già allocato più risorse finanziarie per svilupparlo. Nel corso dei prossimi tre anni la maggior parte delle compagnie aeree e degli aeroporti sta pianificando investimenti in servizi “mobile” per i passeggeri e la maggior parte degli aeroporti finanzierà metodi di fruizione self-service.


Nel report The Future is Connected SITA misura la prontezza di compagnie aeree e aeroporti a sviluppare queste tecnologie a ogni fase del viaggio e presenta una stima dei risultati che si otterranno entro il 2018 nel percorso per un viaggio sempre più self-service. Il rapporto unisce i dati ottenuti da SITA tramite indagini condotte su scala globale a commenti e casi di studio reperiti in aeroporti e da compagnie aeree che hanno avviato un percorso verso un viaggio totalmente connesso, come Changi Airport Group, Mumbai International Airport, Air New Zealand, Miami International Airport.


Che Internet stia sempre più prendendo spazio nell’ambito dei voli mondiali, lo si deduce d’altra parte anche dal Fast Travel Program di Iata (International Air Transport Association), che spiega come entro il 2020, l'80% dei passeggeri del trasporto aereo gestiranno in modalità self-service le sei fasi del viaggio: check-in, etichettatura e imbarco bagagli, controllo documenti, imbarco automatizzato, rebooking dei voli e ritiro bagagli. Lo scorso anno la percentuale era del 29%, mentre l'obiettivo per il 2016 è del 40%.

Andrea Zaghi