ACEA lancia tracker per valutare progressi su emissioni zero
Uno strumento a disposizione del mondo politico, delle aziende e dell'opzione pubblica

L'Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA) scende in campo per mettere a disposizione del mondo politico, delle aziende e dell'opzione pubblica uno strumento che permetta di valutare quantitativamente i progressi ottenuti nel cammino verso le emissioni zero.
Come spiega un comunicato di ACEA riportato da un'agenzia Ansa, si tratta in un tracker interattivo con dati costantemente aggiornati che permette di accedere ai più recenti indicatori chiave (nuove immatricolazioni, infrastrutture, veicoli attualmente in circolazione e prezzi di ricarica) e poter monitorare così con precisione l'evoluzione della transizione.
È possibile accedere al tracker ACEA per le emissioni zero al link https://www.acea.auto/zero-emission-tracker . Sigrid de Vries, direttore generale dell'ACEA, ha dichiarato al riguardo che "la transizione verso la mobilità a zero emissioni non sta evidentemente accelerando come previsto, quando obiettivi ambiziosi sono stati inizialmente definiti in un contesto politico nettamente diverso".
"Le case automobilistiche stanno facendo la loro parte fornendo una gamma diversificata di veicoli a zero emissioni, ma questa sfida non può essere affrontata da soli". "Ecco perché abbiamo sviluppato questo strumento per fornire un quadro accurato e affidabile sull'elettrificazione e la diffusione delle emissioni zero in Europa e contribuire a orientare un processo decisionale che rifletta le attuali, drammatiche realtà della transizione".
Sigrid de Vries ritiene che "facendo leva sul recente, gradito passo avanti volto a garantire flessibilità ai produttori di veicoli leggeri in materia di conformità alle emissioni di CO2 a breve termine, il nostro tracker contribuirà ad alimentare le discussioni in corso nell'ambito del nostro dialogo strategico con la Commissione Europea" Per ACEA l'attenzione deve ora concentrarsi sull'elaborazione di una strategia di decarbonizzazione a lungo termine che affronti le insufficienti condizioni di fondo che ostacolano la transizione. La quota di mercato delle auto elettriche a batteria ha registrato il suo primo calo in assoluto nel 2024, passando dal 14,6% al 13,6%, con una diminuzione di quasi il 6% delle immatricolazioni.
Inoltre per raggiungere l'obiettivo del 2030 sono necessari 8,8 milioni di punti di ricarica per auto e furgoni, ma oggi nell'UE ce ne sono solo circa 880.000 che dovrebbero dunque aumentare di dieci volte nei prossimi cinque anni.
In media nell'UE è presente un punto di ricarica pubblico ogni cinque Bev, con un rapporto che aumenta significativamente se si considerano ibridi plug-in e furgoni. Quando ricaricati tramite reti pubbliche, auto e furgoni elettrici nella maggior parte dei Paesi europei comportano una spesa più elevata rispetto ai modelli con motore a combustione.
La quota di mercato dei camion medi e pesanti a zero emissioni si attesta al 3,5%, ben lontana dalla quota di circa il 35% necessaria in soli cinque anni per raggiungere gli obiettivi di CO2 del 2030. Oggi nell'UE sono disponibili solo poche centinaia di punti di ricarica pubblici adatti ai camion.
Oltre a circa 2.000 stazioni di rifornimento di idrogeno con una capacità di almeno due tonnellate al giorno, ACEA ricorda che per raggiungere gli obiettivi di CO2 del 2030 dovrebbero essere disponibili circa 35.000 stazioni di ricarica pubbliche adatte ai camion, cioè almeno 500 stazioni installate in media ogni mese.