Codice della Strada, i cittadini sul web per contribuire alla riforma
Il Ministero coinvolge anche enti e associazioni. Sul Portale dell'Automobilista possibile inviare proposte di modifica e di nuove norme

Roma, 6 dicembre 2013 – Continuano gli esperimenti di partecipazione diffusa via web alle scelte governative per regole ed opere. L’obiettivo più autorevole è senza dubbio quello lanciato con la consultazione pubblica sulle riforme costituzionali, che negli intenti del Governo deve permettere agli Italiani di esprimersi sulla nostra Carta magna. I risultati del sapiente sondaggio sono stati presentati lo scorso novembre dal Ministro per le Riforme Costituzionali Quagliariello al Presidente della Repubblica, del Consiglio, di Camera e Senato.
Anche il Ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca ha testato il nuovo metodo per la linea ferroviaria ad alta capacità Napoli-Bari, riuscendo a sbloccare il progetto grazie ad un dibattito aperto via web sul nuovo tracciato di Acerra.
Adesso è il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a creare una agorà virtuale per discutere il nuovo Codice della Strada. “Il nuovo Codice – ha spiegato il Sottosegretario Erasmo D’Angelis con delega anche alla sicurezza stradale e alla riforma del Codice della Strada – sarà più leggibile, snello, con 70-80 articoli, un terzo di oggi, e verrà distribuito anche nelle scuole. E’ importante che siano chiare le regole e i diritti e i doveri di tutti gli utenti della strada e i contributi inviati ci aiuteranno a costruire il Codice, il cui iter di riforma è iniziato da qualche giorno alla Camera e sul quale è al lavoro un gruppo tecnico che aggiorna norme e prescrizioni”.
Al dibattito pubblico sono invitati cittadini, istituzioni, imprese, enti, associazioni e tutti gli utenti della strada che hanno suggerimenti, considerazioni, idee, proposte di modifica di norme, articoli e prescrizioni. Per partecipare basterà cliccare nella sezione “Nuovo Codice della Strada” che da lunedì 9 dicembre sarà disponibile con banner sull’home page del Portale dell’Automobilista (www.ilportaledellautomobilista.it) e lasciare il proprio messaggio che verrà preso in carico e analizzato dal Ministero con l’obiettivo di costruire un testo che abbia al centro la sicurezza e la responsabilizzazione e tenga conto di diritti e doveri di tutti gli utenti della strada. Lo spazio resterà aperto fino al 31 maggio 2014 e disponibile a tutti, senza bisogno di registrazione al portale.
“Sarà centrale il tema della sicurezza stradale - ha continuato D’Angelis - perché i numeri, purtroppo, sono drammatici: il 2012 si è chiuso con 3.650 morti e 260.500 feriti, e negli ultimi 12 anni per incidenti stradali in Italia sono morte 63.941 persone con 3.918.352 feriti e invalidi”.
“C’è bisogno di una maggiore responsabilizzazione di chi guida - ha concluso il sottosegretario -, di maggiori tutele per gli utenti vulnerabili della strada come pedoni e ciclisti, di un inasprimento delle pene con la possibilità della fattispecie dell’omicidio stradale per chi guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti e provoca incidenti mortali”.