'Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere' a Bologna
Mostra della Cineteca dal 10 aprile all’8 febbraio 2026

‘Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere’ è il titolo della mostra, a cura di Gian Luca Farinelli e John Simenon, che la Cineteca di Bologna allestirà, dal 10 aprile all'8 febbraio 2026, negli spazi della Galleria Modernissimo, nel cuore della città, in piazza Maggiore.
La mostra rappresenta un lungo viaggio alla ricerca delle radici del genio di Simenon (1903-1989), attraverso i documenti, i suoi viaggi, i film tratti dalle sue opere, le fotografie che egli ha realizzato durante i suoi reportage in Francia, in Europa, in Africa, nel mondo che inconsciamente andava verso la Seconda guerra mondiale.
Nel nostro Paese questa prima importante esposizione giunge dopo un lavoro decennale svolto sull'archivio custodito dal figlio dello scrittore, John, co-curatore di una mostra che vede il sostegno istituzionale di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Ministero della Cultura e la collaborazione con Adelphi Editore.
“Non si tratterà, solamente, di un viaggio attraverso lo spazio e i luoghi attraversati dalla narrazione – raccontano i curatori – ma di un viaggio attraverso il tempo, dalla fine dell’Ottocento al Novecento.
In questo viaggio attraverso le società e i loro mutamenti, ci saranno alcuni punti di riferimento, che fungeranno da guida per il racconto: alcuni personaggi-chiave (la moglie Tigy, il direttore della «Gazette de Liège», Joséphine Baker, André Gide, Jean Vigo, Federico Fellini e, naturalmente, il commissario Maigret) e alcuni luoghi essenziali: Liegi e il suo quartiere Outremeuse, la Parigi folle e internazionale degli anni Venti, la barca (l’Ostrogoth) e lo sguardo dello scrittore sul mondo, gli Stati Uniti, dove Simenon raggiunge la consacrazione internazionale, la Svizzera e il suo studio, l’Italia che avrà sempre un rapporto speciale con Simenon”.
Come suggerisce il titolo della mostra, il percorso si articola in otto sezioni, partendo proprio dalla città natale di Simenon, Liegi, per giungere nella Parigi in cui inizierà la sua frenetica attività di scrittore.
I visitatori potranno assistere alla nascita di Georges Sim (così si firmava spesso il giovane agli esordi) e conoscere lo scrittore belga, creatore di Maigret, l’uomo diventato cittadino del mondo, "lo scrittore che cercando sé stesso seppe raccontare le paure, le ossessioni, le atmosfere del Secolo breve".
Nel 1928 inizia il lungo viaggio in barca con i suoi reportage fotografici. L’anno dopo nascerà Maigret. E avrà una nuova firma: “Georges Simenon”.
“La mostra, in particolare, approfondirà la parte più affascinante e creativa del viaggio di Simenon – proseguono i curatori –, gli anni tra il 1903 e il 1936, quelli della formazione, dell’esordio, fino al suo diventare scrittore professionista, autore dei grandi “romanzi duri” e alla nascita di Maigret. Il tutto con la particolare attenzione a non cancellare quell’aura misteriosa che contraddistingue l’universo simenoniano, senza cedere alla tentazione di raccontare un semplice susseguirsi di eventi perdendo di vista la complessità della vicenda umana e professionale”.
L’esposizione si comporrà di materiali rari e spesso inediti, riuniti assieme per la prima volta, provenienti da oltre dieci archivi pubblici e privati: manoscritti e dattiloscritti originali dei romanzi più celebri, oggetti del “rito” della scrittura simenoniana (i calendari, le leggendarie “buste gialle” contenenti lo scheletro dei romanzi, le pipe, le matite…), gli album fotografici della prima moglie Tigy, le note personali di Simenon.
Il racconto visivo di Simenon e del suo lavoro sarà affidato a centinaia di fotografie, con una selezione inedita delle migliaia di foto scattate, dicevamo, in viaggio dallo stesso Simenon negli anni Trenta. E poi gli album fotografici personali, la corrispondenza con i più grandi letterati, registi, fotografi, editori del Novecento: Gallimard, Mondadori, Calasso, Gide, Miller, Renoir, Fellini, Truffaut, Tavernier…
La mostra apre esattamente a quarant’anni di distanza dal primo volume di Simenon edito in Italia, Lettera a mia madre, pubblicato da Adelphi nell’aprile del 1985.