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Briciole di pane

Milite ignoto: il treno della memoria conclude il suo viaggio a Roma

Si conclude nella giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate la rievocazione dello storico viaggio del 1921. Ferraris: “La storia del Paese e la storia delle Ferrovie da sempre camminano insieme per contribuire all’unità nazionale”

Il "Treno della Memoria del Milite Ignoto" termina il suo lungo viaggio attraversando l’Italia, da Trieste a Palermo, e arriva a Roma, nella Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Una rievocazione dello storico viaggio del 1921 quando la salma del "Milite Ignoto", scelta tra 11 corpi non identificati da Maria Bergamas, una donna italiana che aveva perso un figlio durante la prima guerra mondiale, in rappresentanza di tutte le madri nella stessa condizione. Il convoglio partì da Aquileia e anche allora arrivò nella Capitale. Come si legge in una nota stampa del Gruppo FS, ad accogliere il treno lungo il binario 1 della Stazione Termini l'amministratore delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e i vertici rappresentativi dell'esercito.

“Sono orgoglioso – ha detto Luigi Ferraris in apertura di cerimonia - di rappresentare il Gruppo FS Italiane all’arrivo del Treno della Memoria. La storia del Paese e la storia delle Ferrovie da sempre camminano insieme per contribuire all’unità nazionale, a cui le Ferrovie hanno dato un loro significativo contributo. Oggi, mentre siamo qui a celebrare con le Forze armate quei valori, ricordiamo allo stesso tempo la sofferenza e i lutti provocati da tutte le guerre, passate, presenti e future. Le vicende di questi ultimi mesi, con la guerra alle porte dell’Europa, ne sono una vivida e tragica testimonianza. Questo treno ci spinge quindi anche a riflettere sulla fragilità della pace e della libertà, e su quanto sia importante difenderle, giorno dopo giorno, senza mai darle per scontate”. 

“Il 4 Novembre è una ricorrenza che celebra la fine di un conflitto, e dunque la pace. Anche in questo ambito il ruolo delle Forze Armate è di primaria importanza: sulla Vostra efficienza e capacità di deterrenza si fonda, infatti, un avvenire di concordia. Occorre ricordarlo, soprattutto in un contesto internazionale caratterizzato da minacce irresponsabili e continuative alla pace tra le nazioni; come, ad esempio, la drammatica e illegittima aggressione all'Ucraina, cui stiamo cercando, come Paese e al fianco dei nostri Alleati, di rispondere, con ogni sforzo, per giungere a una cessazione del conflitto che tuteli i diritti inderogabili dell'aggredito” ha dichiarato Guido Crosetto, Ministro della Difesa.

“Giornate come questa – ha affermato il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi – sono un allenamento alla coscienza e alla conoscenza. L’impegno del Gruppo FS ha aiutato a far sì che tutto questo possa essere uno strumento di divulgazione per i ragazzi di oggi, i quali capiranno ancor di più il valore della libertà”.

Il Treno della Memoria, quest’anno, è partito il 6 ottobre da Trieste per poi transitare nelle città di Trento, Milano, Torino, Aosta, Genova, Ancona, Perugia, L’Aquila, Campobasso, Bari, Potenza, Catanzaro, Cagliari, Palermo, Napoli e arrivare il 4 novembre a Roma. Un viaggio lungo quasi un mese nato dall’iniziativa del Ministero della Difesa, in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il supporto della Fondazione FS e la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni. 

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