Italia: primato europeo per il numero di automobili vecchie in circolazione
Svecchiare il parco circolante italiano per garantire maggiore sicurezza alla guida e tutelare l'ambiente

Roma, 29 ottobre - L'Italia è il Paese d'Europa con il parco circolante più consistente, circa 62 automobili ogni 100 abitanti; lo stesso parco auto si presenta, sempre a livello europeo, come il più vecchio, con circa il 34% di veicoli ultra decennali.
Quest'ultimo preoccupante primato rappresenta, oltre che una insidia in termini di inquinamento ambientale, anche e soprattutto un rischio per gli automobilisti che si trovano alla guida di vetture vetuste e poco sicure.
La situazione, illustrata ieri nel corso della 69^ Conferenza del Traffico e della Circolazione, tenutasi a Roma, richiede la ricerca di soluzioni ed interventi indirizzati ad incentivare la diffusione di automobili nuove, nonostante la persistente morsa della crisi.
Già, perché la difficoltà di far quadrare i conti a fine mese impedisce alle famiglie italiane di investire, meno che mai in una automobile. La correlazione tra reddito e macchine vecchie è stata anche di recente sottolineata da una indagine condotta dal comparatore di assicurazioni Facile.it, secondo il quale nel Sud Italia, dove gli stipendi medi sono più bassi, si registra un numero superiore di veicoli datati.
A titolo esemplificativo, stando alla ricerca sopracitata, mentre le vetture italiane in circolazione hanno nel complesso un'età media di 8,7 anni, in regioni come Sicilia, Calabria, Sardegna e Puglia la soglia si alza oltre i 9 anni.
A proposito della necessità di svecchiare il parco circolante si è espresso il Presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, che ha sottolineato l'importanza di predisporre interventi mirati, proprio al fine ridurre il rischio di incidenti. “E' vero che oggi le auto si usano di meno perché c'è la crisi, ma è necessario intervenire ai fini della sicurezza. Le auto ultra decennali - ha dichiaro Sticchi Damiani -sono usurate dal tempo, sono nate tecnologicamente in maniera più arretrata rispetto a quella attuale, non hanno tutte le dotazioni di sicurezza di cui dispongono le auto moderne”. “Noi abbiamo qualche milione di queste automobili che circolano. In un incidente stradale una macchina datata, parliamo di una macchina di dieci anni, ha dieci probabilità in più di essere mortale rispetto ad una automobile moderna. Dobbiamo intervenire per garantire a tutti quanti di poter guidare con tranquillità, con mezzi idonei al momento storico che stiamo vivendo”
Anche la tutela ambientale, ha poi ricordato il Presidente dell'Aci, deve essere considerata una priorità; “E' necessario- ha detto- che si prendano provvedimenti perché c'è un grave problema di carattere ambientale. Basti pensare che un'auto euro zero emette CO2 172 volte in più rispetto ad un'auto Euro5”.