Trasporto ferroviario: pesanti sanzioni per chi viola i diritti dei passeggeri
Il nuovo decreto legislativo approvato in Consiglio dei Ministri si conforma ai Regolamenti europei e prevede ammende a carico delle imprese di trasporto fino a 150.000 euro
Roma, 16 aprile - Il Consiglio dei Ministri, convocato nella giornata di ieri in vista delle scadenze imminenti degli obblighi assunti con l’Unione Europea, ha approvato in esame definitivo due decreti legislativi che definiscono la disciplina sanzionatoria in caso di violazione degli obblighi previsti da Regolamenti europei.
Approvato dunque lo schema di decreto legislativo approntato dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che concerne le violazioni degli obblighi cui si riferisce il Regolamento CE n. 1371/2007 e tutela i diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario nazionale, regionale e locale. Tra le altre cose, il mancato recepimento di questo regolamento europeo era costato la decisione della Commissione Ue, il 28 marzo scorso, di deferire l'Italia alla Corte di Giustizia europea.
Secondo quanto si legge nel comunicato trasmesso da Palazzo Chigi, dunque, “il nuovo regime sanzionatorio persegue e conferma l’obiettivo di migliorare la tutela dell'interesse collettivo, rafforzando nel trasporto su ferrovia sicurezza, puntualità, pulizia, servizi a bordo per i viaggiatori disabili o a mobilità ridotta”. A tale scopo, il decreto prevede sanzioni pecuniarie anche di decine di migliaia di euro a carico delle imprese di trasporto colpevoli delle trasgressioni di cui sopra.
Disposte ammende, infatti, tra i 50.000 ed i 150.000 euro per chi verrà meno all’obbligo di assicurazione minima, mentre per il mancato rispetto dell'obbligo dei pagamenti anticipati, in caso di decesso o lesioni di un passeggero, la sanzione applicata oscillerà rispettivamente tra 20mila e 40mila euro o tra 10mila e 20mila euro. Anche per la mancata assistenza ai viaggiatori potrà essere comminata una multa tra 2.000 e 10.000 euro.
Come evidenziato dal Ministro Lupi, il nuovo decreto "stabilisce anche l'obbligo, per le imprese ferroviarie, di comunicare le norme di accesso non discriminatorie che sono state adottate per garantire il diritto di trasporto delle persone disabili e a mobilità ridotta". In caso di inosservanza, dunque, "le imprese ferroviarie o i gestori di stazione sono soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria di 500 euro per ogni giorno di ritardo, fino a un massimo di 100mila euro".
Responsabile dell'applicazione del Regolamento sarà l'Autorità di regolazione dei trasporti.
Si riferisce invece alle violazioni delle disposizioni sui prodotti fitosanitari l’altro decreto approvato ieri dal CDM. Il nuovo regime sanzionatorio definisce le ammende per obblighi conseguenti ai Regolamenti CE 1107/2009 e 547/2011, relativi, rispettivamente, all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari ed alla loro etichettatura.
In occasione della convocazione di ieri, il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato lo schema di decreto legislativo che si accosta alla direttiva europea 2012/33 UE e modifica la normativa in vigore relativa al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo. Obiettivi dell’intervento sono perciò la riduzione dell’inquinamento atmosferico provocato dalle navi, il miglioramento dei livelli di qualità dell’aria nei porti e nelle aree costiere ed il perfezionamento della qualità e dell’efficacia dei controlli, con una più precisa definizione delle procedure e delle responsabilità dei soggetti controllori e dei soggetti controllati.