Il ruolo dell’infrastruttura negli stati critici di funzionamento del sistema stradale
Il tema emerso nel corso dell'intervento di Giuseppe Cantisani, Professore del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale dell’Università “La Sapienza” al convegno "Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime"

Il sistema stradale è composto da diverse componenti (uomo, veicolo, ambiente, strada) tra le quali sussistono complesse relazioni, funzioni e interazioni; di conseguenza, anche il mantenimento di uno stato di esercizio sicuro può risultare compromesso da carenze o criticità, presenti o insorgenti, in ciascuno dei singoli elementi o nel modo in cui essi interagiscono. In questo contesto, il ruolo dell’infrastruttura risulta particolarmente importante poiché su di essa è possibile operare modifiche e miglioramenti rivolti all’incremento delle prestazioni di sicurezza.
Esempi di situazioni critiche legate all’imperfetta interazione tra “utente” e “strada” possono essere tratti dai casi in cui la geometria del tracciato stradale o gli ostacoli presenti nei margini della sede stradale non garantiscono condizioni di marcia in sicurezza commisurate alle manovre da compiere. In altri casi, risulta carente l’interazione tra “veicolo” e “strada”, per esempio a causa delle insufficienti prestazioni offerte della pavimentazione stradale o dai dispositivi di ritenuta laterali.
Dal momento che la gravità del fenomeno dell’incidentalità stradale risulta ancora allarmante, in Italia e in Europa, tutti i soggetti impegnati nel settore – decisori, amministratori, tecnici, operatori della comunicazione, utenti – dovranno mantenere la massima cosciente attenzione su questo tema, per poter efficacemente sviluppare le politiche e le azioni di prevenzione e mitigazione dell’incidentalità. Risulterà altresì essenziale la diffusione di una cultura tecnica specialistica evoluta e la capacità di sviluppare un approccio sistemico, integrato e completo, per poter trattare con successo la complessa tematica della sicurezza stradale.