Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Disastri climatici: i Paesi dell’Europa Meridionale tra i meno preparati

Uno studio dell’Eurobarometro descrive la preparazione dei cittadini europei sul tema. Italiani tra i meno informati.

La maggior parte dei cittadini europei ritiene di aver bisogno di maggiori informazioni per essere preparati di fronte ad emergenze climatiche. È quanto emerge da un nuovo studio Eurobarometro, analizzato in dettaglio anche da Euronews.

Il sondaggio, condotto da Eurobarometro - l'ufficio che monitora l'opinione pubblica europea - tra febbraio e marzo 2024, ha coinvolto oltre 26.000 cittadini nei 27 Stati membri dell'UE, indagando a fondo sulla percezione dei rischi, il livello di conoscenza, le fonti informative, il grado di preparazione e la fiducia nelle autorità e nei servizi di emergenza. I risultati delineano un quadro eterogeneo, con differenze marcate tra le diverse nazioni.

I risultati mostrano significative differenze tra i Paesi. 

Solo il 34% degli italiani si sente "ben preparato" ad affrontare eventuali disastri naturali che potrebbero verificarsi nella propria zona. Questa percentuale è significativamente inferiore alla media UE del 37% e pone l'Italia tra i paesi con la più bassa percezione di preparazione, insieme a Portogallo (27%), Grecia (28%) e Spagna (29%).
Ancor più allarmante è il dato relativo alla conoscenza dei piani di emergenza locali. Solo il 2% dei maltesi e dei greci dichiara di essere a conoscenza del piano della propria città, regione o Paese in caso di calamità o emergenza, mentre la Svezia (20%) e la Finlandia (19%) si dimostrano più informate.

Mentre in 17 Stati membri prevale la preoccupazione per eventi meteorologici estremi come tempeste, siccità e ondate di calore (con Portogallo e Cipro più preoccupati per gli incendi boschivi e la Bulgaria per le inondazioni), in Svezia, Danimarca e Repubblica Ceca le minacce informatiche sono al primo posto. In Germania si temono tensioni politiche e geopolitiche, in Estonia interruzioni delle infrastrutture critiche e in Finlandia emergenze sanitarie.

A livello comunitario, quasi i due terzi degli intervistati dichiarano di aver bisogno di più informazioni per prepararsi a disastri ed emergenze. Oltre un terzo lamenta difficoltà nel reperire informazioni pertinenti da autorità pubbliche e servizi di emergenza. Un altro dato allarmante è che quasi quattro persone su dieci dichiarano di non avere il tempo o le risorse finanziarie per prepararsi.

Nonostante queste lacune, i cittadini UE continuano a riporre fiducia nei servizi di emergenza. L'indagine evidenzia anche l'importanza del ruolo delle comunità, con le persone che si affidano maggiormente a familiari e amici per far fronte alle emergenze rispetto ai servizi di emergenza, alle ONG e alle autorità. Tuttavia, la partecipazione attiva al volontariato per supportare la resilienza ai disastri è ancora limitata: quasi due terzi degli intervistati non hanno mai partecipato ad attività di questo tipo.