FS: carbon neutrality nel 2040
Ferrovie dello Stato tra i protagonisti della maratona del Corriere della Sera e «Pianeta 2030» dedicata alla Giornata Mondiale dell'Ambiente

Agire per il clima e farlo con un approccio positivo, senza farsi sopraffare dagli eventi. Questa la filosofia che ha contraddistinto la maratona dedicata alla Giornata Mondiale dell'Ambiente organizzata da Corriere della Sera e «Pianeta 2030». Una due giorni di appuntamenti in cui si sono confrontati esperti in ogni campo, grazie al contributo delle redazioni del Corriere della Sera. Il tema scelto per questa edizione dell'evento, la terza, è stato «Agire per il clima»: un richiamo al tredicesimo obiettivo dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. FS ha parlato del suo futuro dove le rinnovabili copriranno il 40% del fabbisogno energetico con l’obiettivo di un impatto zero nel 2040. «Un atto dovuto per le Ferrovie dello Stato, dotatesi di un piano energetico che, per il 40%, dipende dalle fonti rinnovabili», dice Lorenzo Radice, responsabile sostenibilità del Gruppo Ferrovie dello Stato. FS punta a «far viaggiare persone e merci accordando i tempi di percorrenza. Arrivando spediti alla Carbon neutrality entro il 2040».
«Bisogna associare al cambiamento climatico un'idea di gioia e felicità, non un'idea di tristezza - ha detto il giornalista Massimo Gramellini -. Dobbiamo pensare all'oggi: a cosa posso fare oggi per il mio pianeta, per quello che è il mio luogo. La vera sfida è rendere le persone responsabili». Ma la speranza per il futuro c'è, anche con un clima che ci mette alla prova ogni giorno.
Nel dibattito è intervenuta anche l’attrice Cristiana Capotondi: «Vivo a Milano da quindici anni - oggi sembra Saigon. Da caldi asfissianti si passa a piogge torrenziali. Questo vuol dire che il pianeta è un essere vivente e che può cambiare. Ma sono i bambini oggi a ricordare ai genitori di abitare la Terra in maniera coscienziosa. Stiamo andando verso una società migliore». E parlando di nuove generazioni, intervistato da Micol Sarfatti nel panel organizzato dalla redazione di «Sette», il giornalista Roberto Saviano ha rivolto un invito ai giovani a non dimenticare e a portare avanti le loro battaglie «con una visione nuova, radicalmente diversa da quella delle vecchie generazioni, ancora molto ancorata al passato». La situazione di partenza è complessa: «L'Ípcc ci sta dicendo che stiamo andando incontro a ondate di calore che stanno mettendo in difficoltà l’essere umano” – ha ribadito il divulgatore Mario Tozzi.
Frederik Geertman, ceo di Ifis, ha dichiarato che: “Crediamo che il nostro ruolo non sia solo quello di seguire la società nel processo di trasformazione green, ma di essere parte della trasformazione delle aziende nostre clienti e dell'economia del nostro Paese. Per questo Banca Ifis, prima in Italia, ha scelto di aderire alla Net Zero Banking Alliance».
Andrea Gibelli, presidente esecutivo di Ferrrovie Nord Milano, ha le idee chiare: “Vogliamo interpretare l'idea del viaggio non solo come comfort, ma anche attraverso una nuova architettura infrastrutturale. Ricucendo il tutto con il territorio». Il progetto di cui paria si chiama «Fill», un programma di ricucitura urbana ed extraurbana che, da Cadorna, raggiunge l'aeroporto di Malpensa.
Al verde è stata dedicata una riflessione da un grande esperto. “La riforestazione urbana ha un valore che va oltre il semplice piantare un albero - ha detto l'architetto Stefano Boeri -. Abbiamo dimenticato quanto gli alberi siano importanti per la nostra vita. Le città devono essere protagoniste del cambiamento”.
Infine Marco Versari presidente e legale rappresentante di Biorepack, spiega che “Fare una buona raccolta differenziata, in particolare dell'organico, è una grande opportunità per ridare fertilità al suolo. Dobbiamo continuare così per far sì che le bellezze ereditate restino tali per chi verrà dopo di noi”.
Il green inoltre ha ormai pervaso i desideri degli italiani in merito all’acquisto di una vettura. Secondo dall'ultimo Ey mobility consumer index, condotto in 18 Paesi, con oltre 13 mila intervistati, iI 73% degli italiani intenzionato a comprare un'auto, la preferisce elettrica. Il nostro Paese è in testa, seguito da Spagna (62%), Norvegia (61%) e Svezia (52%). Nel mondo, il dato complessivo supera perla prima volta il 50%, attestandosi al 52%: un aumento di 22 punti percentuali in soli due anni. Una tendenza chiara la cui ragione principale, secondo il 38% degli intervistati, è la sostenibilità ambientale. Non importa a quale prezzo. Secondo Ey, infatti, l'88% sarebbe disposto a pagare di più per un'auto elettrica.