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Briciole di pane

Il Gruppo FS Italiane in prima linea per la lotta al cambiamento climatico

L’azienda ha ottenuto la valutazione “A-” da parte dell’organizzazione Carbon Disclosure Project

Il Gruppo FS Italiane è tra le aziende leader per l’impegno sul fronte “green”. A sancirlo la valutazione “A-” assegnata dall’organizzazione Carbon Disclosure Project (CDP) per la gestione dei temi climatici. Il Gruppo FSI è entrato così nella fascia di risultato “Leadership” risultando superiore alla media delle aziende di livello globale, europeo e di settore analizzate dall’organizzazione. 

CDP è un ente no-profit che si occupa di valutare le performance ambientali di alcuni dei più grandi gruppi industriali al mondo e che, attraverso il suo reporting, mira a indicare e premiare le aziende che si sono maggiormente impegnate nella lotta al cambiamento climatico attraverso politiche eco-sostenibili. Il suo reporting è riconosciuto a livello mondiale come il Gold standard della trasparenza aziendale sui temi relativi all’ambiente. La valutazione, crescente da “D-“ a “A”, tiene conto della completezza, consapevolezza e qualità delle iniziative e delle strategie messe in campo per una corretta gestione della materia ambientale e per una adeguata transizione verso un’economia a basse emissioni. Nello specifico, per quanto riguarda il Gruppo FSI, riconosce l’implementazione delle migliori pratiche correnti nell’ambito della lotta al cambiamento climatico, valutando positivamente la completezza dell’informativa, la consapevolezza e la gestione dei rischi ambientali e l’attivazione delle migliori pratiche associate alla leadership ambientale, che include l’impostazione di obiettivi ambiziosi. 

Il positivo rating ottenuto dal Gruppo FSI è importante anche come risposta alla crescente richiesta di trasparenza da parte di clienti, investitori, istituzioni e altri portatori di interesse su prestazioni e programmazione dell’azienda in termini di emissioni climalteranti. La capacità di fornire le cosiddette informazioni non finanziarie è fondamentale, infatti, anche per l’accesso agli strumenti di finanza sostenibile di cui il Gruppo ha già beneficiato negli ultimi anni con le sue emissioni di Green Bond che sono state molto apprezzate dai mercati finanziari, riscuotendo una domanda sempre di gran lunga superiore all’offerta. Lo score A- è stato quindi accolto con soddisfazione dal Gruppo FSI come stimolo a proseguire sulla strada della trasparenza e dell’eco sostenibilità e ad accrescere la consapevolezza aziendale verso temi fondamentali come il cambiamento climatico e lo sviluppo di tecnologie a basse emissioni di CO2. Del resto da tempo il Gruppo FSI ha fatto della sostenibilità uno dei suoi cardini strategici nella progettazione, realizzazione e gestione sia delle infrastrutture sia dei servizi di trasporto. 

L’impegno a combattere i cambiamenti climatici e a sviluppare processi di economia circolare è stato più volte ribadito anche dall’amministratore delegato del Gruppo, Gianfranco Battisti, integrandosi a pieno “nell’orizzonte del Green New Deal della Commissione europea, per contribuire al raggiungimento di cinque dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.”  Così il percorso intrapreso dal Gruppo FSI non soltanto non si è arrestato neppure in questo difficile anno, ma si è invece tradotto in altre iniziative per migliorare il grado di sostenibilità di tutte le società. Va in questa direzione la decisione di avviare una collaborazione con SNAM, società internazionale di infrastrutture energetica anch’essa inserita nella lista “A” della CDP, per valutare la fattibilità tecnico-economica e nuovi modelli di business legati allo sviluppo e la diffusione dei trasporti ferroviari a idrogeno in Italia.