Corea del Sud: la strada ricarica gli autobus elettrici
Roma, 27 agosto 2013 – Il veicolo elettrico si ricarica mentre percorre la strada. Può sembrare un’idea avveniristica. Invece, è molto più vicina a noi di quanto si pensi. Nella Corea del Sud, infatti, si sta già sperimentando in un tratto di dodici chilometri. Il progetto, sviluppato dal Kaist, l’Istituto coreano di scienze e tecnologie avanzate, coinvolge, in questa prima fase, tre autobus opportunamente predisposti. Se l’iniziativa riscuoterà il successo auspicato, se ne aggiungeranno, probabilmente, degli altri. Come funziona il tutto? Presto detto! L’elettricità necessaria al fabbisogno del veicolo è prelevata direttamente dalla pavimentazione, che fornisce energia alla batteria del mezzo. A garantire il “rifornimento” sono dei fili elettrici che corrono lungo l’asfalto e generano campi elettromagnetici. Una bobina, semplificando l’aspetto tecnico, capta l’energia e la distribuisce al motore del pullman. Aspetto non trascurabile: la ricarica può avvenire sia con l’autobus in movimento sia quando è fermo. OLEV, questo il suo nome, acronimo di On line Electric Vehicle, è in servizio nel Seoul Amusement Park, siamo nella periferia della Capitale della Corea del Sud. La tecnologia è stata schermata per evitare radiazioni nocive agli utenti. Una sperimentazione, quindi, da seguire con attenzione. Soprattutto, ma non solo ovviamente, da parte degli Enti e dalle Società che gestiscono le strade (Anas Spa, Regioni, Province, Concessionarie autostradali, ecc.). Certo è che una “ragnatela” di strade elettrificate comporterebbe un impegno finanziario notevole. Costi-benefici, quindi, tutti da valutare. In un periodo di risorse economiche scarse.