Alitalia: continua la trattativa, è al vaglio la lettera di Etihad
Sindacati: "la compagnia vuole risparmiare 400 milioni"

Roma, 30 aprile 2014 - Riparte la trattativa tra Alitalia ed Etihad. È arrivata ieri pomeriggio, a Fiumicino, dopo giorni di attesa, la lettera della compagnia degli Emirati Arabi, in pista per acquisire una quota fino al 49% di Alitalia.
Sui contenuti c’è ancora il massimo riserbo ma, da indiscrezioni, sembrerebbe che Etihad sia disposta a un investimento di 500 milioni a condizioni pressoché immutate rispetto alle richieste iniziali: taglio del debito nei confronti delle banche, garanzie che vengano risolte le pendenze giudiziarie pregresse, esuberi strutturali, potenziamento dello scalo di Linate e dei collegamenti diretti con l'alta velocità.
“La lettera che è arrivata ieri – ha commentato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi – così come ci è stato indicato dall'amministratore delegato di Alitalia Del Torchio, indica che le trattative sono aperte e credo che nei prossimi giorni Alitalia dovrà dire se le questioni poste da Etihad possano essere accettate o meno”.
Il fronte aperto con i sindacati
Alitalia chiede il taglio dei costi per 400 milioni di euro, un importo superiore ai circa 300 milioni annunciati a luglio 2013. E’ quanto emerso dall'incontro di ieri tra i sindacati e i vertici di Alitalia. La ex compagnia di bandiera, quindi, alza il tiro nonostante abbia già conseguito risparmi per 290 milioni.
Lo ha indicato il segretario nazionale della Filt-Cgil, Mauro Rossi: “Si tratta di una mano ancora più pesante da parte dei vertici”. E di ‘sacrifici’ ha parlato il segretario nazionale della Uil Trasporti, Marco Veneziani: “Alitalia ci ha chiesto fortissimi risparmi sul costo del lavoro. Ora si sta aspettando la risposta di Etihad. Non abbiamo parlato di esuberi e l'argomento non è sul tavolo. La disponibilità della Uilt è di approfondire tutti i temi, ma senza un matrimonio con Etihad è difficile fare sacrifici".
Stando a quanto riferito dall’azienda ai sindacati, quindi, restano invariati i numeri relativi ai tagli del costo del lavoro: 128 milioni, di cui mancano ancora 48 milioni.
Circa le richieste di Etihad sugli esuberi, la trattativa sarebbe rimandata alla presentazione del piano industriale, ma il dato dovrebbe essere vicino alle 2.000 unità.
Il prossimo appuntamento con i sindacati è per il 2 maggio.