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Briciole di pane

Anas, Armani: nuovo soggetto con Fs avrebbe 10 mld fatturato

Armani, su manutenzione straordinaria cambio passo

Roma, 9 novembre 2016 - Il nuovo soggetto che deriverebbe dall'integrazione tra Anas ed Fs avrebbe un fatturato di 10 miliardi di euro, con una capacità di investimenti di 7 miliardi di euro e immobilizzazioni per circa 60 miliardi di euro. Lo ha detto il presidente dell'Anas, Gianni Vittorio Armani, in audizione in Senato, in relazione al Piano industriale 2016-2020. Inoltre questo soggetto avrebbe 75mila dipendenti e 41mila chilometri di reti gestite. "Un soggetto - ha detto Armani - che ha la capacità di poter competere" con gli altri competitor europei. Con l'obiettivo, ha aggiunto il presidente dell'Anas, di "guidare la crescita e l'ammodernamento degli asset infrastrutturali in Italia, cercando di creare anche una maggiore congiunzione in fase di progettazione". Difatti, ha spiegato Armani, "le infrastrutture concepite e costruite insieme possono costare meno e portare più benefici".
Nelle presentazione consegnata alla Commissione, il presidente Armani sottolinea che la Newco destinata a incorporare tutte le partecipazioni di Anas nelle società di gestione autostradale ha ricavi potenziali di 750 milioni, con 277 milioni di ricavi derivanti dal mercato. La Newco permetterebbe lo sviluppo di sinergie, efficienze, competenze specialistiche e riduzione di governance, con la possibilità, si legge nelle slide, di operare con logiche di mercato nel settore delle concessioni a pedaggio (ad esempio Consorzio per le Autostrade Siciliane).
Il presidente di Anas ha poi evidenziato che gli investimenti di Anas stimati quest'anno e l'anno prossimo per la manutenzione straordinaria delle infrastrutture segnano "un chiaro cambiamento di passo". "Già quest'anno (440 mln, ndr.) registriamo un aumento del 50% rispetto all'anno scorso e più del doppio della media degli anni passati – ha detto Armani -. L'anno prossimo il valore arriverà a 650 milioni di euro". Nel corso del 2016 - si legge ancora nelle slide consegnate alla commissione - sono state pubblicate 139 gare per accordi quadro per 1,1 miliardi di euro, che entro fine anno saliranno a 1,7 miliardi di euro, a fronte dei circa 0,5 miliardi messi a disposizione dal contratto di programma. Sono stati inoltre anticipati fondi di manutenzione straordinaria aggiuntivi per circa 280 milioni.
A margine dell’audizione poi, sulla tempistica della realizzazione dell'integrazione fra Ferrovie dello Stato e Anas, Armani ha ricordato che "L'obiettivo politico non è cambiato per quello che avevamo stabilito".  Il target ha sottolineato il presidente dell’Anas resta quello di "definire il processo normativo entro l'anno e poi la presentazione, con gli aspetti burocratici, entro la metà dell'anno prossimo. Questo è fattibile e ragionevole". A porre un problema, però, potrebbe essere, secondo Armani, lo stralcio dalla legge di bilancio di una norma che consentiva lo sblocco delle risorse per il contenzioso di Anas. "C'è un problema se non hai uno strumento per risolvere il contenzioso e qualora Fs comprasse Anas con un rischio contenzioso indefinito diventa un problema", ha detto, spiegando che "avere una parte non definita e un non chiaro processo di definizione aumenta l'aleatorietà dell'acquisizione e può creare costi nascosti nell'acquisire Anas". Serve dunque un "processo più chiaro", ha detto Armani: "definire i fondi per il contenzioso, che ci sono". "Devono essere o ridestinati con delibera Cipe o per legge", ha indicato il presidente di Anas, precisando di avere "avuto dal punto di vista politico solo rassicurazioni sullo sblocco delle risorse". Armani ha comunque puntualizzato che "le risorse che stavamo chiedendo" erano pari a 700 milioni.

Sull’argomento è intervenuto anche Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Fs, che al termine di un convegno sul tunnel del San Gottardo parlando con i giornalisti ha sottolineato: "L'integrazione fra Ferrovie dello Stato e Anas dipende dalle norme che passeranno in legge di bilancio". "Ci sono tre gradini per l'operazione di integrazione fra Anas e Ferrovie dello Stato" ha spiegato Mazzoncini, il primo "è che l'operazione venga considerata giusta dal punto di vista strategico", il secondo riguarda il fatto che l'Anas "si doti di autonomia finanziaria e cambi il contratto con il Ministero, per uscire dal perimetro della P.a. secondo i criteri Eurostat", il terzo punto invece "è che si trovi una soluzione per i contenziosi in capo ad Anas". Intanto, il manager di Fs continua a essere convinto che, "vista la convergenza tra il ministero delle Infrastrutture e Palazzo Chigi, la maggior parte dei problemi saranno affrontati", confermate quindi le aspettative attese per la metà del 2017, "ma per una conferma - soprattutto per quanto riguarda l'autonomia finanziaria - bisogna aspettare le norme della legge di Bilancio", ha concluso Mazzoncini.