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Briciole di pane

In aprile in Italia sono state vendute meno auto

Calo del 4,62%, dopo 34 mesi di crescita. Ma quasi tutti gli operatori sono tranquilli: si tratta di un "effetto da calendario"

Torino, 8 maggio 2017 - Battuta d’arresto per il mercato dell’auto in Italia in aprile.. Una fermata che, tuttavia, pare non preoccupare gli analisi del settore, e che arriva dopo 34 mesi consecutivi di crescita. Stando ai numeri rilevati, nello scorso mese di aprile quindi le immatricolazioni sono state pari a 160.359 vetture, il 4,62% in meno dello stesso mese 2016. Ciò nonostante, il consuntivo dei primi quattro mesi dell’anno rimane più che positivo con 743.321 auto vendute, il 7,96% in più dell'analogo periodo del 2016.

Quanto osservato nello scorso mese, secondo il Centro Studi Promotor non rappresenta “una battuta d'arresto”, ma “soltanto un effetto di calendario” dovuto a due giorni lavorativi in meno, alle feste di Pasqua e ai “ponti”. Stando al Centro, quindi, la ripresa continuerà a maggio. Ugualmente improntate all’ottimismo le osservazioni dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere, che parla di “rallentamento virtuale” e conferma la stima per il 2017 di quasi 2 milioni di vetture vendute, in crescita del 9,3% sul 2016. Così anche l'Anfia, che raggruppa i nomi italiani dell’auto, per la quale il calo delle vendite nel mese di aprile “non è un segnale preoccupante: il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori, il calo dei prezzi dei carburanti e la buona performance delle vetture italiane, con sei modelli nella top ten mensile delle auto più vendute, fanno ben sperare per il mantenimento di volumi di mercato in linea con le previsioni nei mesi a venire”.

Unica voce un po’ fuori dal coro è stata quella dei concessionari d’auto la cui associazione, Federauto, parla di un calo di affluenza presso i punti vendita. La diminuzione delle vendite in aprile fa ipotizzare a questa associazione “una decelerazione della crescita e la chiusura dell'anno con un incremento dell'8%”. Una diminuzione degli entusiasmi del mercato sottolineata anche dall'Osservatorio mensile di Findomestic che segnala un calo dell'intenzione d'acquisto per l'intero comparto auto.

Andrea Zaghi