Costruzioni nel mondo, Rapporto Cresme 2014: "Trend in forte crescita e dal 2015 segno positivo anche in Europa"
Nei prossimi anni gli investimenti in infrastrutture e in edilizia sono destinati a crescere in tutto il mondo, compresa l'Europa
Milano, 13 febbraio 2014 - Nei prossimi anni gli investimenti in infrastrutture e in edilizia sono destinati a crescere in tutto il mondo, compresa l'Europa. E' una delle previsioni del Rapporto Cresme "Lo scenario mondiale delle costruzioni" 2014, presentato oggi a Milano, presso la sede Assimpredil-Ance, dal direttore Lorenzo Bellicini (nella foto). Nell'ultimo decennio, si legge nel rapporto, abbiamo assistito al più elevato salto di scala della dotazione di capitale fisso della storia. E questo trend positivo, che finora ha riguardato in particolare l'Asia e l'Australia, si allargherà anche agli altri continenti, coinvolgendo finalmente pure i Paesi dell'Unione Europea.
L’anno passato gli investimenti in costruzioni hanno raggiunto il valore record di 6.500 miliardi di euro (oltre 2 mila miliardi in più, a valori costanti, rispetto a 10 anni prima). Il 62% di questi investimenti è oggi localizzato nelle economie emergenti o in via di sviluppo, una percentuale che arriverà al 66% entro il 2017. E non si tratta solo di Cina e India. Nei prossimi quattro anni gli investimenti in costruzioni in Indonesia, Malesia, Tailandia e Filippine cresceranno ad un ritmo superiore al 5% annuo.
Segnali positivi anche in Sudamerica e in Medio Oriente. In Cile e Perù verranno investiti complessivamente ogni anno (tra edilizia, infrastrutture, impianti, macchinari, ecc.) tra il 25 e il 30% del Pil nazionale (in Italia, il 18%). In Arabia Saudita, demografia, crescita economica e urbanizzazione stanno sospingendo il mercato abitativo e in tre anni verranno ultimate 1,5 milioni di nuove abitazioni (praticamente quanto prodotto in Italia in tutto il periodo tra 2002 e 2007).
In Australia, tra 2000 e 2013 gli investimenti in infrastrutture sono quadruplicati passando, a valori costanti, da 23 a 103 miliardi di euro (quasi il triplo degli investimenti infrastrutturali in Italia l’anno passato). La crescita delle costruzioni in Africa, in uno scenario di medio-breve periodo, sarà del 7% annuo, quasi il doppio di quanto atteso in Asia e Sud America.
Dulcis in fundo, anche in Europa il settore delle costruzioni sta entrando in una nuova fase ciclica: dal 2015 gli investimenti in costruzioni torneranno a crescere in tutti i paesi. Persino in Spagna, gli investimenti in nuove abitazioni cresceranno del 6%, e ripartirà anche il mercato della Grecia.
Questi numeri, sottolinea il rapporto del Cresme, "fanno intuire quanto nei prossimi anni le opportunità per le imprese italiane fuori dai confini nazionali saranno enormi e destinate ad aumentare rapidamente". Per questo il Cresme, già da cinque anni, ha deciso di sviluppare un Sistema Informativo Mondiale sul Mercato delle Costruzioni (SIMCO), che fornisce scenari di mercato, presenti e futuri, per 150 paesi (coprendo circa il 99% del Pil mondiale), e metterlo a disposizione delle imprese.
L’anno passato gli investimenti in costruzioni hanno raggiunto il valore record di 6.500 miliardi di euro (oltre 2 mila miliardi in più, a valori costanti, rispetto a 10 anni prima). Il 62% di questi investimenti è oggi localizzato nelle economie emergenti o in via di sviluppo, una percentuale che arriverà al 66% entro il 2017. E non si tratta solo di Cina e India. Nei prossimi quattro anni gli investimenti in costruzioni in Indonesia, Malesia, Tailandia e Filippine cresceranno ad un ritmo superiore al 5% annuo.
Segnali positivi anche in Sudamerica e in Medio Oriente. In Cile e Perù verranno investiti complessivamente ogni anno (tra edilizia, infrastrutture, impianti, macchinari, ecc.) tra il 25 e il 30% del Pil nazionale (in Italia, il 18%). In Arabia Saudita, demografia, crescita economica e urbanizzazione stanno sospingendo il mercato abitativo e in tre anni verranno ultimate 1,5 milioni di nuove abitazioni (praticamente quanto prodotto in Italia in tutto il periodo tra 2002 e 2007).
In Australia, tra 2000 e 2013 gli investimenti in infrastrutture sono quadruplicati passando, a valori costanti, da 23 a 103 miliardi di euro (quasi il triplo degli investimenti infrastrutturali in Italia l’anno passato). La crescita delle costruzioni in Africa, in uno scenario di medio-breve periodo, sarà del 7% annuo, quasi il doppio di quanto atteso in Asia e Sud America.
Dulcis in fundo, anche in Europa il settore delle costruzioni sta entrando in una nuova fase ciclica: dal 2015 gli investimenti in costruzioni torneranno a crescere in tutti i paesi. Persino in Spagna, gli investimenti in nuove abitazioni cresceranno del 6%, e ripartirà anche il mercato della Grecia.
Questi numeri, sottolinea il rapporto del Cresme, "fanno intuire quanto nei prossimi anni le opportunità per le imprese italiane fuori dai confini nazionali saranno enormi e destinate ad aumentare rapidamente". Per questo il Cresme, già da cinque anni, ha deciso di sviluppare un Sistema Informativo Mondiale sul Mercato delle Costruzioni (SIMCO), che fornisce scenari di mercato, presenti e futuri, per 150 paesi (coprendo circa il 99% del Pil mondiale), e metterlo a disposizione delle imprese.