La "Via della seta" parte da Mortara in Lombardia
Accordo fra il Polo logistico e la società cinese Changjiu Logistics. Da settembre collegamento diretto

Il treno che correrà lungo la “Nuova via della seta” si sta già materializzando fra le province di Pavia, Novara e Alessandria.
Il Polo logistico integrato di Mortara, infatti, ha appena sottoscritto un accordo con la Changjiu Logistics che prevede da settembre l’inizio di un collegamento con una coppia di treni settimanale da Chengdu, città di oltre 14 milioni di abitanti nel sud-ovest della Cina, capoluogo del Sichuan, e la base del Polo.
Si tratterà, hanno spiegato i protagonisti dell’intesa, del primo collegamento diretto Italia-Cina. Il servizio che inizierà fra qualche mese correrà lungo 10.800 chilometri di rotaie fra Chengdu e Mortara, con trasbordo a Varsavia.
Tempo di percorrenza 6-19 giorni. Più lento certamente del trasporto aereo, ma molto più economico. Si tratterà, è stato spiegato, di un trasporto “ideale” per prodotti ad alto valore aggiunto che potrebbero risentire dei lunghi tragitti via nave. Nelle’elenco delle merci in prima fila, sono quindi i prodotti alimentari, ma anche i mobili e una serie di produzioni legate alla moda e allo stile italiani.
L’obiettivo, infatti, è soprattutto quello di avere una via diretta di collegamento che possa trasportare in Cina nostre produzioni, piuttosto che far arrivare solo prodotti cinesi. Il gruppo Changjiu ha attivato i primi collegamenti ferroviari Cina-Europa nel 2013 con Amburgo che è stato scelto come hub per il Nord Europa; la società è fra le prime in Cina dove lavora già con Audi, Jaguar e Land Rover.
Il belgio, invece, è stato scelto come polo per l’Europa ovest (con due coppie di treni settimanali). Mortara in Lomellina funzionerà da hub per l’Europa del sud. Ad oggi il Polo può far conto su sette binari, tre per movimentare le merci e quattro elettrificati per la presa e la riconsegna dei convogli.
Al Polo fanno adesso riferimento tre coppie di treni al giorno da Rotterdam (Olanda), Duisburg (Germania) e Gent (Belgio) che ogni anno muovono 53mila unità tra container, cisterne e semirimorchi.