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Briciole di pane

Mercato auto in Europa: a marzo flessione del -18,8%

Nel primo trimestre 2022 immatricolazioni in calo del -10,6%

Brusca frenata del mercato dell'auto a marzo. I dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei parlano chiaro: le immatricolazioni nell'Unione Europea, Efta e Regno Unito sono state 1.127.077, il 18,8% in meno dello stesso mese dell'anno scorso.

Nel primo trimestre 2022, come riportato dai maggiori organi di informazione, sono state vendute in tutto 2.753.256 vetture, con un calo del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Stellantis ha immatricolato a marzo nell'Unione Europea, Paesi Efta e Regno Unito 203.515 auto, il 30,3% in meno dello stesso mese del 2021. La quota è scesa dal 21% al 18,1%. Nel primo trimestre le immatricolazioni del gruppo sono state 523.977, in calo del 21,7% con la quota in calo dal 21,7% al 19%. 

"Campane a martello" per il mercato auto dell'Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk) nel primo trimestre del 2022 con un calo del 33,6% rispetto al livello precedente la pandemia, cioè al periodo gennaio-marzo 2019. Lo sottolinea il Centro Studi Promotor che mette in evidenza come il risultato dell'ultimo mese (marzo) sia peggiore di quello dell'intero trimestre con un calo del 36,4% sul 2019 e del 18,8% sul 2021.

"Le attese - spiega - sono per un peggioramento. Proiettando il risultato del primo trimestre sull'intero 2022 si ottiene un volume di 10.389.645 immatricolazioni con un calo di quasi di 5,5 milioni di auto rispetto al 2019 e si sfiora il livello del 1993 nel pieno di una gravissima crisi economica". "Quello che è certo - commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - è che al momento non si vede alcun segnale di inversione di tendenza". La crisi ha colpito tutti i mercati dell'area esclusi quelli piccolissimi dell'Islanda e di Cipro. Il calo più forte nel primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019 lo registra la Spagna (-48,1%), seguita da Regno Unito (-40,4%), Italia (-37,1%), Francia (-34%) e Germania (-28,9%).

Quagliano segnala che "crescono in molti paesi dall'area le immatricolazioni di vetture elettriche pure. In Germania si registra un incremento del 29%, nel Regno Unito la crescita è addirittura del 78,7%, ma in Italia c'è un calo del 14,9% dovuto in larga misura agli incentivi promessi, ma ancora sulla carta". 

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