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Briciole di pane

Professioni: ingegneri, nel 2010 piena occupazione nonostante la crisi

Sacconi, necessario incoraggiare percorsi universitari per ingegneri

Roma, 17 febbraio 2011 - Nonostante la crisi gli ingegneri resistono e chiudono il 2010 con una sostanziale condizione di piena occupazione. E, tra loro, aumenta la presenza femminile: ogni quattro nuovi ingegneri che si laureano oggi in Italia uno è donna, così come prosegue la crescita delle ragazze che scelgono di iscriversi a queste facoltà (23,8% lo scorso anno). E' quanto emerge dal primo rapporto realizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni).

''Il settore dell'ingegneria conserva una invidiabile condizione di piena occupazione; rappresenta una delle poche libere professioni in grado di assicurare ai giovani prospettive lavorative appetibili'', sottolinea il presidente del centro studi Cni, Romeo La Pietra. “Un risultato garantito - secondo La Pietra - prima di tutto dalla dimostrata capacità degli ingegneri di stare sul mercato, dalla loro propensione alla mobilità territoriale e alla flessibilità occupazionale”. Ma, avverte il rapporto, in assenza di una ripresa c'e' il rischio di una prossima saturazione del mercato ed il conseguente declino reddituale per la categoria professionale. In base infatti ai dati dell'indagine Istat sulle forze di lavoro, nel 2009 la popolazione in possesso del titolo accademico in Ingegneria ha raggiunto quota 547mila, di cui 417mila occupati; nel 73% dei casi, si tratta di lavoratori dipendenti, mentre il settore che assorbe il numero maggiore di laureati in Ingegneria continua a essere quello dei servizi (64% circa). Rispetto al 2008, il tasso di disoccupazione però cresce, passando dal 3,1% al 4%, in conseguenza del crollo delle assunzioni nelle imprese private. Già nel 2010, tuttavia, i laureati in Ingegneria tornano a una condizione di sostanziale 'piena occupazione': il sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro, infatti, rileva un significativo incremento delle assunzioni di laureati in Ingegneria, superiori alle 20mila unità.

Sul ruolo e l’importanza strategica della professione di ingegnere è intervenuto il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, che, dopo aver ricordato di essere lui stesso ingegnere, ha sottolineato: "Dal vostro Rapporto emerge con chiarezza il concetto di piena occupazione degli ingegneri. Credo che la professione di ingegnere sia sempre più la professione del futuro: l'impatto delle tecnologie sulla nostra vita quotidiana richiede infatti sempre più le conoscenze specialistiche dei professionisti". "Bisogna però – ha evidenziato il Sindaco - rilanciare le scuole, la formazione e le facoltà universitarie di Ingegneria, perché i professionisti hanno un ruolo non solo tecnico ma anche sociale al servizio della società”.

Su ruolo strategico dell’ingegnere e sull’importanza della formazione è intervenuto il Ministro Sacconi che ha ricordato: “Nelle attività di orientamento dobbiamo incoraggiare per quanto più possibile la scelta di questo percorso universitario che fortunatamente e' in leggera crescita e ancor di più può trovare l'adesione dei giovani, con prospettive occupazionali che possono crescere promuovendo contratti di apprendistato, percorsi di alta formazione, dottorati di ricerca che consentano, attraverso la collaborazione tra università e aziende ad esse convenzionate, di integrare apprendimento e lavoro con prospettive di valida occupabilita'". Il Ministro ha poi ricordato alla platea degli ingegneri presenti che "il Paese ha bisogno delle vostre competenze esperte". Ed ha concluso che "è più facile fare Scienze della comunicazione che Ingegneria, ma ovviamente le facoltà più impegnative sono quelle che danno maggiori possibilità di occupazione".

Il Presidente dell'Anas Pietro Ciucci, nel corso del suo intervento, ha ricordato che l'Anas dal 2007 è la prima stazione appaltante in Italia. Risultato confermato anche nel 2010, nonostante le difficoltà finanziarie internazionali, con un valore dei bandi cresciuti da 3,2 a 3,8 miliardi di euro. "L'Anas - ha affermato Ciucci - negli ultimi 3 anni ha avviato 10 miliardi di euro di nuovi investimenti, confermandosi leader nel settore della progettazione e, quindi, un punto di riferimento per gli ingegneri". L'Anas ha 128 cantieri aperti, per oltre 11 miliardi di euro, 35 gare in corso, per 3,5 miliardi di euro e progetti di finanza in fase di avvio per 19,5 miliardi di euro (con un contributo dello Stato inferiore al 20%). "La direzione centrale progettazione dell'Anas - ha concluso Pietro Ciucci - é stata certificata in qualità già nel 2003; e attualmente stalavorando a 41 progetti preliminari, per 8,2 miliardi di euro; 68 progetti definitivi per 15 miliardi e 23 progetti esecutivi per 3,6 miliardi. Gli interventi approvati nel 2010 sono stati 33 per un valore di 4 miliardi nel 2010 e complessivamente dal 2006, 197 per 28,6 miliardi".