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Briciole di pane

Shanghai e Milano gemellate nel passaggio di consegne per l'Expo

Interscambio di 7,5 miliardi di dollari con la metropoli cinese

Roma, 21 giugno 2013 - Tra Italia e la città di Shanghai ci sono legami antichi che si sono intensificati sempre di più negli ultimi tempi. Lo hanno sottolineato nei giorni scorsi l'Ambasciatore italiano in Cina Alberto Bradanini e il Sindaco di Shanghai Yang Xiong nel loro primo incontro.

Dell'interscambio bilaterale tra Italia e Cina, pari a 41,9 miliardi di dollari, 7,5 miliardi vengono scambiati tra l'Italia e la Municipalità di Shanghai, che conta 25 milioni di abitanti. L’Italia, inoltre, è il primo paese Schengen per rilascio visti in Cina con 285.000 visti rilasciati nel 2012.

Ma sono ancora molte le potenzialità nella moda, nella meccanica (settore nel quale l'Italia è il secondo paese europeo manifatturiero più grande dopo la Germania), ed in altri settori prioritari per la Cina come l'agroindustria, l'urbanizzazione sostenibile, la protezione ambientale, lo sviluppo del welfare.

Il sindaco Yang Xiong, ringraziando per il contributo offerto dall'Italia all'Expo di Shanghai nel 2010, ha assicurato il supporto della Cina alle attività ed alla buona riuscita dell'Expo di Milano 2015.

L'Ambasciatore Bradanini ha ricordato l'investimento effettuato per la riapertura del Padiglione italiano, lo Shanghai Italian Center, importante vetrina delle relazioni tra l'Italia e la Cina, e ha assicurato che l'Italia continuerà a impegnarsi nello sviluppo strategico della struttura, rinnovandone continuamente i contenuti grazie all'apporto delle più importanti aziende italiane presenti in Cina.

Il primo cittadino della capitale economica cinese ha ascoltato con attenzione la proposta italiana di avere un'analoga struttura a Milano, per la Cina. Shanghai e Milano sono infatti gemellate e coinvolte nel passaggio di consegne tra le due Esposizioni Universali.

Manuela Zucchini