Autonoleggio, richiamo della Commissione Ue a sei società: basta discriminazioni
Bruxelles ha rilevato che i prezzi cambiano a seconda del Paese di residenza
Bruxelles, 24 agosto 2014 – Stop alle pratiche discriminatorie messe in atto dalle società di autonoleggio ai danni dei consumatori. A chiederlo è la Commissione europea, che ha inviato una lettera agli amministratori delegati di sei società internazionali (Sixt, Enterprise, Goldcar, Hertz, Avis e Europcar) che offrono i loro servizi ai consumatori di tutti gli Stati membri dell'Ue.
Dopo le segnalazioni giunte da diversi consumatori, infatti, l'esecutivo comunitario ha rilevato che il prezzo del noleggio dell'auto in alcuni casi varia a seconda dello Stato di residenza. Pratica che Bruxellles definisce come discriminatoria, visto che impedisce ad alcuni consumatori di beneficiare delle opportunità offerte dal mercato unico. "Il mercato unico deve essere una realtà quotidiana non solo per le grandi compagnie internazionali ma anche per i cittadini in Europa", ha sottolineato il commissario per il Mercato interno, Michel Barnier.
La lettera della Commissione evidenzia che, in alcuni casi, vengono attuate pratiche di reindirizzamento automatico dopo l'identificazione dell'indirizzo IP del consumatore oppure, anche senza nessuna deviazione, al cliente viene indicato un prezzo diverso dopo avere inserito il Paese di residenza. In un recente caso, un consumatore tedesco ha visto aumentare il prezzo inizialmente richiesto per noleggiare un auto nel Regno Unito, addirittura del 100% dopo avere inserito il Paese di residenza.
La Commissione ha deciso di rendere pubblica la lettera per il bene dei consumatori, visto che tre delle società contattate (Hertz, Avis e Europcar) non hanno rivisto efficacemente e in modo completo le pratiche di noleggio online nemmeno dopo il richiamo arrivato da Bruxelles. La richiesta dell'esecutivo Ue è di rispondere evidenzianti i cambiamenti effettuati entro il 30 agosto.