Crescono i reclami dei passeggeri aerei. Kallas: "I diritti sono tali solo se vengono rispettati"
Poche in compenso le sanzioni degli Stati membri, comminate soltanto nell'1% dei casi
Bruxelles, 16 maggio 2014 - Cresce il numero dei reclami dei passeggeri delle compagnie aeree europee. La Commissione europea ha pubblicato un'analisi della gestione dei reclami e dell'applicazione dei diritti dei passeggeri nel settore del trasporto aereo tra il 2010 e il 2012. Quello che emerge è che il numero dei reclami presentati alle autorità nazionali è in crescita anche se non è tornato ai livelli di picco registrati nel 2010 quando ci furono diversi disservizi causati sia dalla crisi delle ceneri vulcaniche dovute all'eruzione del vulcano islandese Eyjafjöll che da un inverno molto rigido con ampie nevicate.
Secondo il report della Commissione le compagnie aeree sono state sanzionate solo nell'1% dei casi e nella maggior parte dei reclami è stata regolata senza dover ricorrere a sanzioni. La buona notizia è che i reclami da parte di persone con disabilità e a mobilità ridotta in merito a problemi nel trasporto restano in generale molto limitati. Il commissario ai Trasporti Siim Kallas si è detto “fiero dei risultati ottenuti negli ultimi cinque anni in Europa nel campo dei diritti dei passeggeri” aggiungendo però che “i diritti sono tali solo se attuati in modo efficace”. Per questo, ha detto, “la Commissione continuerà a vigilare per garantire che i viaggiatori siano pienamente consapevoli dei propri diritti e conoscano le regole per presentare un reclamo, se necessario”.
Le statistiche dell'esecutivo comunitario si basano sui dati forniti dagli organismi nazionali di applicazione (Ona) dei 28 Stati membri ma anche dell’Islanda, della Norvegia e della Svizzera.
In tutto i reclami ricevuti sono stati 91.726 nel 2010, l'anno dell'eruzione, 52.675 nel 2011 e 56.478 nel 2012. Gli organismi nazionali però sono stati restii a sanzionare i vettori aerei che hanno commesso queste infrazioni. Le sanzioni sono state infatti applicate solo a poco più dell'1% dei casi. Secondo la Commissione europea ciò dimostrerebbe che le sanzioni rappresentano ancora l'ultimo strumento a cui ricorrere dopo il fallimento di tutti gli altri mezzi per garantire il rispetto delle norme.
Per quanto riguarda i reclami ricevuti per la violazione dei diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta questi sono stati 128 nel 2010 e 111 nel 2011. Nel 2012 i richiami sono più che raddoppiati e saliti a 275, ma un aumento così esponenziale è dovuto un puro effetto statistico in quanto è partire da due anni fa che sono stati inseriti nel conteggio anche i dati relativi al Regno Unito.