Multe, Strasburgo approva la direttiva che facilita lo scambio di informazioni tra Stati
Via libera della Plenaria alle nuove regole: "Ora i conducenti stranieri potranno essere aggiunti"

Bruxelles, 13 febbraio 2015 - Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria, ha approvato in via definitiva la nuova direttiva che facilita lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni stradali. Le nuove regole renderanno molto più semplice individuare cittadini stranieri che abbiano commesso un reato stradale e recapitargli a casa la multa indipendentemente dallo Stato comunitario in cui sono residenti. “Per soddisfare il nuovo obiettivo Ue di ridurre le morti sulle strade abbiamo bisogno di nuovi e più efficaci strumenti di sicurezza stradale, come ad esempio la direttiva per la lotta contro l'impunità. I cittadini non sono ovviamente mai entusiasti di ricevere una multa, ma anche loro apprezzano il fatto che tutti i cittadini comunitari saranno trattati allo stesso modo”, ha affermato la relatrice Inés Ayala Sender. Per la socialista spagnola “la direttiva ha già dimostrato di essere un primo passo molto efficace nel contrastare l'impunità sulle strade europee”, perché serve da “deterrente per i conducenti stranieri che ora sanno di poter essere raggiunti anche se commetteranno una infrazione all'estero”.
La nuova direttiva è stata proposta dalla Commissione a seguito dell’annullamento, da parte della Corte europea di giustizia, di quella precedente ritenuta non valida a causa di una base giuridica errata sulla cooperazione di polizia. Le regole saranno esteso entro due anni anche a quei Paesi che finora se ne erano tenuti fuori: Regno Unito, Irlanda e Danimarca.
Le nuove regole di scambio di dati transfrontalieri riguarderanno diverse infrazioni: eccesso di velocità, mancato utilizzo della cintura di sicurezza, mancato stop al semaforo rosso, guida in stato di ubriachezza e sotto l'effetto di droghe, guida senza casco in moto, utilizzo della corsia preferenziale, utilizzando di un telefono cellulare o qualsiasi altro dispositivo di comunicazione durante la guida. Il testo per entrare in vigore deve ora ricevere l'ultimo via libera formale del Consiglio dei Trasporti Ue, un sì ormai scontato visto l'accordo informale già raggiunto a dicembre.