Patrizia Bellucci: “LIFE SILENT mira a contrastare l'inquinamento acustico in modo efficace e sostenibile”
Intervista alla coordinatrice del progetto LIFE SILENT (Seconda parte)

Proseguiamo l’intervista al coordinatore di progetto LIFE SILENT, Patrizia Bellucci, entrando nel vivo dei tempi relativi alle sperimentazioni.
Come verrà declinata la sperimentazione?
La sperimentazione è declinata sostanzialmente in tre fasi: verifica presso i laboratori delle università coinvolte delle prestazioni dei prodotti sviluppati; test in ambiente reale, ma controllato e di ridotte dimensioni, per valutare l’efficacia di soluzioni alternative; implementazione nel sito pilota delle soluzioni selezionate.
Dove avverranno le sperimentazioni?
Le soluzioni antirumore selezionate saranno implementate in un sito pilota a Roma, nella zona densamente popolata di Muratella, vicino all'autostrada A91 Roma-Fiumicino e alla linea ferroviaria per l'aeroporto, entrambe fonti significative di rumore. ANAS installerà un’usura antirumore di circa 2 km sull'autostrada, mentre RFI posizionerà 200 m di barriere basse lungo la ferrovia.
Una volta terminata la sperimentazione avete già pensato dove poter installare tutto questo?
Il progetto mira a contrastare l'inquinamento acustico in modo efficace e sostenibile, senza limitazioni significative alla sua applicazione. Le soluzioni proposte si integrano facilmente nei Piani di Contenimento ed Abbattimento del Rumore (PCAR) di ANAS e RFI e possono essere adottate anche da altri gestori di infrastrutture stradali e ferroviarie. Questo approccio apre la strada a una vasta applicabilità delle tecnologie sviluppate, promettendo un impatto positivo ampio nel campo della mitigazione del rumore ambientale.
Il progetto è pensato soprattutto per i sistemi urbani complessi. Pensa che possa essere adattato anche a territori più “semplici”?
Certamente. Le soluzioni proposte nel progetto hanno una validità generale che si adatta anche ai contesti più semplici. Questa caratteristica le rende innovative e versatili, estendendo il loro potenziale di utilizzo ben oltre le applicazioni convenzionali, e apre nuove possibilità per la mitigazione del rumore in ambienti precedentemente difficili da trattare.
Quali benefici porterà alle persone?
Il principale beneficio è senz’altro la riduzione del rumore. Tuttavia, l’inserimento del polverino di gomma nella miscela di asfalto consentirà anche di mitigare le vibrazioni, che nei contesti in cui la strada costeggia le abitazioni, rappresenta un ulteriore problema.
E quali sul territorio dal punto di vista ambientale?
I benefici ambientali del progetto non si limitano solo alla mitigazione del rumore e delle vibrazioni, ma includono anche una significativa riduzione, del 30%, delle emissioni di CO2 e del materiale destinato alle discariche, come gli pneumatici fuori uso e i rifiuti di carta. Per dare un'idea dell'impatto, l'applicazione delle soluzioni su 1 km di strada larga 7 metri permette il riciclo di circa 1000 pneumatici.
Lei ha una grande esperienza nell’ambito della ricerca e della sperimentazione. Ci vuole raccontare qualche esperienza passata di successo?
Nel corso della mia carriera in Anas, ho partecipato a numerosi progetti, ma tre di questi occupano un posto speciale nel mio cuore per il profondo impegno e coinvolgimento emotivo che hanno richiesto. Si tratta di tre progetti europei di rilievo, INFRAVATION, LIFE DYNAMAP e INFRA4DFUTURE, ai quali hanno partecipato numerosi partner nazionali ed europei.
Il progetto a cui sono più affezionata è LIFE DYNAMAP, un'iniziativa quinquennale che ha portato allo sviluppo di un sistema completamente automatizzato di mappatura acustica dinamica. Sebbene il progetto abbia pienamente centrato i risultati attesi, credo che il vero successo sia stato quello di creare una squadra dinamica e motivata, in cui la determinazione a raggiungere gli obiettivi e l'amicizia si sono fuse armoniosamente, rendendo l'esperienza indimenticabile e profondamente significativa. Risultato che mi auguro di poter duplicare con il progetto LIFE SILENT.