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Briciole di pane

Sicurezza stradale: all’ONU presentate le best practice di Anas

Nel corso della 87esima sessione UNECE del Global Forum for Road Traffic Safety

Le best practice sulla sicurezza stradale di Anas (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) al centro del Global Forum for Road Traffic Safety di Ginevra alle Nazioni Unite
Domenico Crocco, Responsabile dei Rapporti istituzionali internazionali di Anas e primo delegato per l’Italia dell’Associazione mondiale della Strada (PIARC), è intervenuto sull’impatto delle nuove tecnologie sulla sicurezza stradale con particolare riferimento alle buone pratiche già messe in campo da Anas, meritevoli di essere condivise anche a livello internazionale.  

“Vorrei parlare dell’impatto delle nuove tecnologie sulla sicurezza stradale - ha dichiarato Crocco - cominciando da due tecnologie che nel prossimo futuro potrebbero rivoluzionare la mobilità e la sicurezza degli utenti della strada: la guida autonoma ed i taxi drone”. 
I primi test di guida autonoma in Italia sono cominciati nel 1998 senza una regolamentazione. Dal 2018 esiste un decreto ministeriale che regola questi test che sono in corso a traffico aperto sia su strade urbane che su strade statali. In tutti questi anni in Italia non si è verificato nessun incidente stradale. Questa tecnologia può rappresentare una grande speranza per la sicurezza stradale. 
Circa il 94% degli incidenti che si registrano nel mondo hanno come causa primaria o secondaria comportamenti sbagliati del conducente (consumo di alcol, uso del telefono, alta velocità). L’auto a guida autonoma, che peraltro è sostenibile in quanto totalmente elettrica può consentire di evitare tali pratiche scorrette consentendoci realmente di immaginare un futuro con zero vittime. 

La seconda tecnologia è quella dei taxi volanti già da tempo in uso in alcuni Paesi Arabi. Il prossimo anno il centro di Roma sarà collegato all’aeroporto di Fiumicino oltre che dagli efficienti treni veloci di Ferrovie dello Stato, anche da taxi droni in 15 minuti.  
In questi scenari futuri, i vantaggi per la sicurezza stradale potranno essere straordinari anche per i Paesi che non hanno potuto permettersi di investire molti fondi sulle infrastrutture stradali per dotarle di tecnologie innovative. L’auto a guida autonoma richiede infatti solo una pavimentazione efficiente e una segnaletica chiara. I droni richiedono solo aria per volare. 
Considerando i 3 fattori che incidono sugli incidenti stradali (uomo, automobile, strada) è evidente che alcune tecnologie già disponibili possono contribuire in modo fondamentale alla sicurezza. 
Per quanto riguarda il fattore uomo, al primo posto bisogna mettere al centro il tema dell’educazione stradale. È fondamentale che l’educazione stradale sia insegnata già a partire dalla scuola primaria. Imparare a rispettare le regole del traffico è una forma di insegnamento dell’educazione civica. Si impara che se non si rispettano le regole ci sono incidenti e questo vale per ogni comportamento nella vita, anche fuori dalla strada. 

Le campagne di comunicazione efficaci (come quella denominata “Guida e Basta”, curata in Italia da Anas, la società italiana  del gruppo FS competente per le strade e autostrade statali) sono utilissime per evidenziare le gravi conseguenze dei comportamenti scorretti di guida. 
Per quanto riguarda il secondo fattore, l’automobile, è fondamentale investire sull’applicazione diffusa degli ADAS non solo ai nuovi veicoli ma anche, se la tecnologia lo permette, a quelli usati, che rappresentano una grande  percentuale del parco auto circolante in Italia e in Europa. 
C’è poi il fattore dell’infrastruttura stradale. Anas dedica grande attenzione all’impatto che le nuove tecnologie possono avere nella gestione delle proprie infrastrutture. Cito solo alcuni esempi, come la strada digitale e connessa brevettata da Anas che sta attirando molta attenzione anche a livello internazionale. Anas sta investendo anche sul monitoraggio di ponti e viadotti con sensori, satelliti e droni, in grado di fornire dati per costruire una replica virtuale di questi asset (Digital Twin) in modo da avere un monitoraggio continuo. Il Digital Twin è in grado di fornire dati sull'effettiva sicurezza di un ponte o su eventuali difettosità e anche sulla stabilità del terreno circostante; dati fondamentali per una corretta manutenzione di questi asset. 

I dati forniti dall’istituto italiano di statistica e da Automobile Club Italia ricordano che non basta investire sulle strade statali ed autostrade perché le strade più pericolose sono quelle urbane. In Italia, infatti, il 73,1 % degli incidenti avviene su rete stradale urbana, il 21,9 % su rete stradale extraurbana e il 5 % su rete autostradale. 

Sono quindi indispensabili  e urgenti  interventi mirati a prevenire gli incidenti  che quotidianamente si verificano sulle strade delle nostre città.
Anche in questo caso la tecnologia può venire in aiuto. L’utilizzo di telecamere per il controllo del traffico in città consentirebbe di dissuadere il guidatore da comportamenti sbagliati e gravi come non rispettare il semaforo rosso, non rispettare gli attraversamenti pedonali, superare il limite di velocità o parcheggiare in doppia fila.
 

Piarc Italia (World Road Association) e Anas hanno promosso un position paper su queste e altre iniziative coinvolgendo i massimi esperti italiani di sicurezza stradale, tra cui rappresentanti del Ministero Infrastrutture e Trasporti, della Polizia stradale, di Anas, degli altri concessionari autostradali, dell’Università specializzate. Un documento che contiene anche una speciale attenzione agli utenti fragili della strada che sono quelli più a rischio. 

Domenico Crocco